L'ANALISI
17 Marzo 2016 - 09:18
Don Primo Mazzolari
BOZZOLO — Termineranno venerdì mattina, 18 marzo, le riprese per il documentario di Rai Storia sul salvataggio da parte di don Primo Mazzolari di alcune famiglie ebree: i Tenzer e i Benyacar. Finora le riprese (vietata qualsiasi fotografia alla stampa all’interno del set) si sono concentrate in Fondazione Mazzolari e nella chiesa di San Pietro dove era giunto il ‘violino della Shoah’ direttamente dal Museo del Violino di Cremona. Lo strumento, creato nel 1800 da un liutaio francese, è giunto a Bozzolo sotto strette misure di sicurezza e vi è rimasto poche ore, giusto il tempo di poterlo far suonare al violinista Paolo Ghidoni seguito dal maestro Federico Mantovani. La regia è di Fedora Sasso e l’autore è Giovanni Paolo Fontana. La scena girata in chiesa ha visto la presenza di Oskar Tenzer, che ha deposto un fiore sulla tomba di don Mazzolari con le note dello strumento che si diffondevano per tutto l’edificio sacro. In mattinata, invece, le riprese si erano svolte per le vie di Bozzolo tra via Matteotti, dove si trovavano Palazzo Piccioni, sede della caserma dei militari tedeschi e via Arini dove c’erano invece il comando dei militari e gli sfollati. Sono state inoltre intervistati Enrico Rosa, figlio del podestà, lo storico Ludovico Bettoni e Giovanni Zanchi, figlio di Margherita Beduschi ‘Giusto tra le nazioni’.
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