Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

SAN GIOVANNI IN CROCE

Il ‘caso’ Aragona, il sindaco Vaccari:
«Ceresini faccia un passo indietro»

Il sindaco di Casteldidone prende posizione sulla vicenda

maria grazia teschi

Email:

mteschi@laprovinciacr.it

24 Gennaio 2016 - 12:13

Il ‘caso’ Aragona, il sindaco Vaccari: «Ceresini faccia un passo indietro»

L'esterno dell'ospedale 'Aragona' di San Giovanni in Croce

CASTELDIDONE —  Pierromeo Vaccari prende posizione sulla questione-Aragona. «Mi preme dire che il consigliere di Casteldidone, in seno al consiglio di gestione dell’Aragona, sta lavorando per il bene dell’ente, in piena sintonia con il sottoscritto», esordisce Vaccari. «Vista l’importanza del tema, mi informa quotidianamente già da giugno sull’evolversi della situazione, fatto che probabilmente non faceva il presidente Ceresini con il suo sindaco. Asinari avrebbe altrimenti saputo che a giugno, al presidente Ceresini, era stata ritirata la delega all’ordinaria amministrazione perché non aveva più la fiducia della maggioranza del consiglio. Il presidente, che si dichiara di minoranza, è rimasto incollato alla poltrona anche senza potere, presumo per prendere l’indennità ricordandogli le decine di migliaia di euro spese in consulenze di avvocati per giustificare il suo compenso ed il suo comportamento al di sopra di ogni regola del buon governo in seno al consiglio», continua Vaccari. «Il contratto del direttore sanitario — prosegue il sindaco — scadeva ad inizio 2016 e non è stato rinnovato dato che costui non godeva più della fiducia della maggioranza del consiglio. Durante il mandato Ceresini ha cambiato ben due direttori sanitari, uno dei quali medico interno che per anni aveva svolto ottimamente il suo mandato. Come mai Asinari non ha considerato “indegne” e “dissennate” queste interruzioni di rapporto di lavoro? Forse perché ora nel consiglio il suo rappresentante si trova in minoranza?». Aggiunge Vaccari: «Ricordo che le regole della democrazia valgono e si rispettano non solo quando fanno comodo ma anche quando si è in minoranza. Lasci da parte Asinari il suo rapporto personale di amicizia con Ceresini, ma ragioni da uomo istituzionale e chieda al presidente di fare un passo indietro per il bene dell’ente e di tutte e tre le comunità. Vogliamo che si crei un ambiente di lavoro più sereno dove tutti abbiano la possibilità di crescere professionalmente in base alle proprie capacità operative e non in base alle amicizie. Siamo convinti della nostra azione sia per rispetto dei lavoratori ma soprattutto per dare sempre un miglior servizio ai nostri degenti». Continua Vaccari: «Ricordo a tutti che istituzionalmente la nomina del direttore sanitario è una competenza del consiglio di gestione e senza ingerenze politiche. Mi risulta che il consiglio di gestione si stia già muovendo in tal senso. La smettano Asinari e Ceresini di creare, con le loro affermazioni, inutile confusione e preoccupazione tra i dipendenti». In linea con il Comune di Martignana Vaccari annuncia che «il Comune di Casteldidone non parteciperà all’incontro dato che la posizione del nostro Comune è nota da tempo».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • renatape

    25 Gennaio 2016 - 18:44

    La solita retorica di chi parla tanto per non dire niente e non voler affrontare e discutere dei problemi- chi sono i dipendenti? (cosa vuol dire malessere e violazioni del codice etico?; chi aveva dato la delega al presidente? se è stata tolta ci sarà stato qualche motivo grave? allora si abbia il coraggio di dirlo e la stessa cosa vale per "costui" ! Dalla sera al mattino si toglie la fiducia al dirigente sanitario (si vocifera che l'ente debba pagare tre mesi di stipendio?) e poi si dice che il cda ci sta pensando e si sta muovendo in tal senso? Sempre più sono convinto che l'ente è gestito da incapaci e sprovveduti (vale anche per i sindaci che hanno nominato i rappresentanti). Certo che le regole valgono sempre e il Presidente si deve dimettere ma lo stesso vale per i consiglieri che allegramente cambiano idea. E' singolare che dall'insediamento di una certa parte politica nel comune di S.Giovanni i problemi dell'ente, per svariati motivi, si ripetono ogni elezione. Claude

    Report

    Rispondi