L'ANALISI
23 Gennaio 2016 - 08:46
Il pronto soccorso dell'Oglio po
CASALMAGGIORE — Si profila una sfilza di denunce, quantomeno per danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, per i due mantovani di 31 e 45 anni che nella serata di domenica 17 gennaio avevano ‘devastato’ il pronto soccorso dell’ospedale Oglio Po. I due, in stato di alterazione psicofisica causato dall’abuso di sostanze, dopo essere usciti di strada sulla provinciale ‘Giuseppina’ verso le 19.45 (c’è da valutare anche la guida in stato di alterazione causato da alcol o sostanze stupefacenti) erano stati accompagnati in ambulanza - con scorta dei carabinieri - al presidio di Vicomoscano: qui, una volta che i militari dell’Arma erano stati chiamati altrove per un altro intervento, avevano messo a ferro e fuoco il pronto soccorso danneggiando finestre e porte, prendendosela anche con un distributore automatico al bar. Pare poi che almeno uno dei due girasse con una siringa in mano: il medico di turno, con prontezza di spirito, aveva chiuso in una stanza le altre persone presenti al pronto soccorso, mettendole al sicuro da eventuali colpi di testa (e qui potrebbe scattare la fattispecie delle minacce). Erano stati così gli agenti della polizia stradale che in precedenza avevano rilevato l’incidente, giunti nel frattempo in ospedale, a riportare la situazione sotto controllo facendo anche desistere uno dei due esagitati, uscito dall’edificio, da propositi suicidi. Per formalizzare il tutto - la Procura della Repubblica è comunque già stata informata - si attende il conteggio dei danni da parte dell’ospedale e di acquisire le immagini delle videocamere di sorveglianza.
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