L'ANALISI
30 Dicembre 2015 - 18:46
CASALMAGGIORE - Sei mesi di stop per lo spostamento della data del pagamento degli stipendi e rientro dello stato di agitazione. Con un comunicato congiunto, inviato a tutti gli organi di stampa, direzione e sindacati spiegano che "lo scorso 16 dicembre presso la Fondazione Busi di Casalmaggiore si sono incontrati il cda e le organizzazioni sindacali di categoria (FPCGIL-FPS CISL Asse del Po-FPL UIL). Il presidente Franco Vacchelli, ha comunicato la decisione di sospendere per sei mesi la delibera con la quale si era deciso di posticipare il pagamento degli stipendi al 10 di ogni mese. Tale scelta è stata assunta nella consapevolezza che le priorità da affrontare, per il bene di Fondazione, siano altre e che determinante è una fattiva collaborazione col sindacato. Il CdA si pone come obiettivi: riorganizzazione del lavoro ricercando anche nelle OO.SS. specifiche competenze; progettazione ed elaborazione del Bilancio Sociale, prevedendo un confronto preventivo col Sindacato che risulti utile alla realizzazione; individuazione di uno strumento condiviso da somministrare ai dipendenti per coglierne le problematiche e in modo da permettere la ricerca di soluzioni mirate al benessere organizzativo; condivisione di modalità che incentivino economicamente i lavoratori di Fondazione,a fronte di una loro disponibilità al rientro in servizio quando necessario e, al raggiungimento di obiettivi prefissati. Tutto ciò nel limite della compatibilità economica. Confidando nella piena collaborazione, sempre offerta, da parte dei Sindacati, in un clima di leale confronto si ribadisce la volontà di operare per il mantenimento ed il miglioramento della qualità assistenziale rivolta agli ospiti, per il miglioramento della qualità di vita degli operatori indispensabile in un organizzazione del lavoro il cui compito è anche il contenimento del tasso di assenteismo". Le organizzazioni sindacali, alla luce del percorso che si è condiviso d’intraprendere, sono convinte "di riuscire a dimostrare all’amministrazione che interventi unilaterali a carico dei lavoratori possono essere evitati, pertanto auspicano l’archiviazione definitiva della decisione inizialmente deliberata dal cda di posticipare il pagamento dello stipendio. Accolgono con favore la dichiarata volontà, esplicitata dal presidente attraverso l’elencazione degli obiettivi, delle assunzioni di responsabilità che questa amministrazione intende assumere e decidono di ritirare lo stato di agitazione".
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