L'ANALISI
10 Dicembre 2015 - 19:24
Un momento dell’esposizione di Giancarlo Simoni
CASALMAGGIORE — «Raggiungere la scuola lungo l’argine è un percorso sicurissimo e molto bello, privo di rumore. E può essere utilissimo anche per i collegamenti in senso inverso, verso il centro città». Giancarlo Simoni, nel pomeriggio di oggi, è tornato a perorare la ‘causa’ della linea blu del Piedibus, o ‘tangenziale dei bambini’, nel corso di un incontro che si è svolto all’istituto scolastico comprensivo ‘Marconi’, alla presenza di alcune insegnanti e di qualche genitore.
«Come comitato Slow Town — ha esordito Simoni — abbiamo presentato tempo fa un piano per la mobilità scolastica cercando di capire che cosa possa servire per mettere in sicurezza il tragitto casa-scuola. Dobbiamo pensare che solo qui si movimentano circa 1000 persone, tra bambini, insegnanti, genitore e personale scolastico in generale. Ci siamo documentati e abbiamo constatato che l’esperienza migliore è applicata in Svizzera, tra l’altro nel Cantone italiano. Tutte le indicazioni sono raccolte in un volume che abbiamo riassunto per il Comune».
Simoni ha ricordato poi il tour effettuato il 15 settembre 2014 con l’assessore Giovanni Leoni per evidenziare i punti critici e il ‘Walk-bike to school’ del 29 maggio scorso per sperimentare, insieme ai vigili, i percorsi individuati. «Sarebbe sufficiente sistemare il tratto di collegamento tra l’argine e la scuola», ha aggiunto Simoni, che avvalendosi di una serie di diapositive ha poi evidenziato le varie criticità della viabilità cittadina che incidono sul Piedibus, come l’incrocio tra via Romani, via Adua e via Formis. L’auspicio di Slow Town è che la stessa scuola si faccia sostenitrice di queste idee, all’insegna della sicurezza.
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