L'ANALISI
05 Dicembre 2015 - 16:48
Il rendering dell'esterno del nuovo palasport di Viadana
VIADANA — Vecchio PalaFarina addio. Al suo posto ne sorgerà uno in gran parte nuovo, dall’aspetto ben diverso dall’attuale e con un tetto in grado di sopportare abbondanti nevicate. Quanto costerà? Due milioni di euro, come calcolato nel ‘Progetto di riparazione e adeguamento sismico’ approntato dallo studio Alma Ingegneria di Casalmaggiore. L’ingegnere Aldo Gerevini ha studiato in modo minuzioso i danni provocati dal crollo del tetto dello scorso febbraio e il risultato è stato che sarebbe economicamente più vantaggioso, soprattutto rispetto alla normativa anti sismica, demolire e ricostruire piuttosto che semplicemente ristrutturare. Il progetto prevede la realizzazione di una nuova struttura più esterna rispetto alle attuali pareti portanti, con copertura metallica del tetto e pilastri in acciaio. Si salverebbero solo le tribune, e i sottostanti spogliatoi, che sarebbero però ampliate sino a raggiungere una capienza di 1.000 spettatori (attualmente è di 868). Grazie all’ampliamento, lungo i due lati corti del palazzetto potrebbero essere realizzati un foyer e una zona in grado di ospitare un palco per spettacoli musicali. Il problema adesso è dove recuperare i fondi necessari per ridare il PalaFarina ai viadanesi. Il progetto indica in 2 milioni di euro il costo dell’intervento, cifra che dovrebbe però diminuire in seguito alla gara d’asta per l’appalto. La prima tranche dovrebbe arrivare dalla compagnia che ha assicurato l’impianto sportivo, disposta a un risarcimento da 850mila euro. Altri 400mila euro potrebbero giungere in seguito a un accordo di programma che il sindaco Giovanni Cavatorta proporrà alla Regione, altri 400 verrebbero messi direttamente dal Comune per un totale di un milione e 650mila euro. Nel frattempo aprirà a giorni il cantiere per liberare dai detriti l’impianto sportivo e metterlo in sicurezza, con la costruzione di sei alti tralicci di metallo, chiamati in gergo ‘castelli’, che sosterranno le due travi danneggiate e di una vasca di legno e materiale impermeabile per raccogliere l’acqua piovana che scende dallo squarcio del tetto e canalizzarla verso l’esterno.
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