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RIVAROLO MANTOVANO

'Non accetto tutele dal sindaco'

La presidente Bongiovanni si dimette e attacca, bufera sulla Fondazione Sanguanini

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

01 Dicembre 2015 - 18:29

'Non accetto tutele dal sindaco'

Il Comune di Rivarolo Mantovano

RIVAROLO MANTOVANO — Parla di «intromissione» e di «atteggiamento ingiustificato del sindaco di fronte a tante proposte». È bufera sulle dimissioni di Alessia Bongiovanni presidente della Fondazione Sanguanini nominata dal sindaco Massimiliano Galli solo sette mesi fa.

In agosto, senza fornire particolari motivazioni, si era dimessa anche Giulia Bettinelli, membro del cda e del comitato esecutivo. L’addio di Bongiovanni, primo caso nella storia della Fondazione, ente culturale tra i più importanti del territorio, ha origine nella gestione economica degli investimenti finanziari, circa due milioni di euro. Il cda è formato da 13 elementi (sette di diritto e sei nominati dal sindaco) mentre il comitato esecutivo da tre: presidente, vice (Gioia Franceschetti) e l’altra dimissionaria Bettinelli.

«Ho accettato la carica di presiedere la Fondazione — racconta la Bongiovanni — con la condizione di essere supportata, soprattutto all’inizio, dall’aiuto di qualcuno che avesse conoscenze di tipo amministrativo e per le decisioni di carattere economico e finanziario. È stato lo stesso sindaco a garantirmi che di nulla avrei dovuto preoccuparmi, visto che da lui sarei stata assistita in tale ambito. Ho capito tardi che questo significava dover accettare la sua partecipazione nelle decisioni del comitato il più delle volte, per diversi motivi, rappresentato solo dalla sottoscritta. L’esempio più evidente di tale intromissione, si è verificato quando mi ha ‘consigliato’ di abbandonare l’investimento finanziario avviato dal precedente cda, per tutelare il patrimonio dalla crisi greca, senza la preventiva valutazione d’ipotesi alternative. Siamo state condotte in un vicolo cieco e la nostra inesperienza ha fatto dilatare i tempi in maniera biblica. La Fondazione per tre mesi ha vissuto senza un esecutivo completo previsto dallo statuto». In seguito, «finalmente senza la presenza di Galli», sono state cercate proposte finanziare utili alla Fondazione ma, conclude l’ex presidente, «non è stato scelto nessuno dei tre preventivi presentati in consiglio, vista l’urgenza di ripristinare il comitato esecutivo, alla luce delle dimissioni del presidente e di un altro consigliere».

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