L'ANALISI
21 Novembre 2015 - 07:09
L'assessore alla Cultura Ilaria Zucchini
VIADANA — Squadra che vince non si cambia, un vecchio adagio che, evidentemente, non fa al caso del Premio Viadana. «Si tratta di un concorso letterario di grande prestigio, da cui escono sempre nomi importanti poi premiati in contesti nazionali come testimonia la recente vittoria di Marco Balzano al Campiello. Ma ora lo cambiamo, cercando strade nuove». Queste le parole dell’assessore alla Cultura Ilaria Zucchini giovedì 19 novembre al MuVi dove una quindicina di persone avevano risposto al suo invito per una serata di «proposte per la prossima edizione». Parole che hanno suscitato sorpresa fra i presenti, moltissimi dei quali non si aspettavano un cambiamento tanto radicale. Via lo storico presidente della commissione selezionatrice dei libri, Luigi Bedulli (ora il presidente sarà l’assessore in persona), via le collaboratrici Alessia Lodi Rizzini e Benedetta Boni. «Sono stati tutti invitati ma purtroppo non ci sono e comunque ogni contributo è bene accetto», ha commentato l’assessore affiancato dalla funzionaria Tiziana Zarotti che negli anni ha fornito un grosso sostegno al Premio. Fare scelte e, dunque, cambiare è un diritto-dovere di chi amministra ma dalla serata non è emersa una chiara motivazione di tali modifiche. Forse verrà fornita in seguito. Anche perché quella in preparazione è l’edizione del ventennale, traguardo oltremodo atteso. Fra le novità, da segnalare «una prestigiosa collaborazione con il Festivaletteratura di Mantova», ha aggiunto la Zucchini che ha poi chiesto al pubblico di farsi avanti con proposte, sia a livello di libri che di formule. Tolta di mezzo la ‘vecchia’ commissione ci sarebbe maggiore spazio per il coinvolgimento di altre persone. «Fateci presenti i titoli di volumi che avete letto in modo che possiamo iniziare la selezione degli autori — l’appello del Comune —, si può fare anche via mail nei prossimi giorni. Magari anche titoli accattivanti per i giovani che ultimamente avevano seguito meno gli incontri con gli autori». Dal pubblico sono uscite le proposte e le osservazioni più disparate: dalla richiesta di libri di autori stranieri all’apertura alla poesia fino alla necessità di iniziare le serate in orario. Ma c’è stato anche chi ha fatto presente «i numerosi flop» del Premio quasi a sottolineare come la gestione precedente non sia stata immune da errori o infortuni. Ci sarà materia per discutere anche di questo nelle prossime settimane. Convitato di pietra l’ormai ex presidente Bedulli. «Risponderò a tempo debito e con le dovute maniere», si limita a dire da noi interpellato. L’impressione è che un personaggio come lui sia allergico alle decisioni ‘non concordate’ così come alla scelta dei ‘collaboratori’ operata da altre persone. «Quale sarebbe stato il mio ruolo? Non l’ho ancora capito. La vita continua? Certamente sì».
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