L'ANALISI
18 Novembre 2015 - 08:33
Gli operai al lavoro sulla serpentina all'ingresso di via Verdi
VIADANA — «Finalmente siamo alle battute finali e nel giro di pochissimi giorni riusciremo a riaprire al traffico il secondo ingresso al centro storico». Sprizza soddisfazione il sindaco Giovanni Cavatorta che vede concretizzarsi una delle sue promesse della campagna elettorale. Ieri mattina, infatti, gli operai hanno realizzato la segnaletica orizzontale e fra mercoledì 18 e giovedì 19 novembre verrà terminata anche la posa di quella verticale fra piazza Gramsci, via Verdi e piazza Matteotti. «Il transito sarà limitato a mezzi fino a 3,5 quintali e a una velocità di 30 km all’ora. In pratica, sarà possibile entrare a fianco dell’arco di via Circonvallazione Fosse, passare davanti alla chiesa di Castello e imboccare via Verdi fino a passare davanti al municipio. Da lì — continua il sindaco — si dovrà svoltare a sinistra verso via Cavallotti e le auto avranno la precedenza rispetto a quelle provenienti da via Grossi. Non sono previsti stalli per i parcheggi perché quell’area non si presta. Con questa apertura diamo ossigeno ai negozi del centro e c’è già chi ha manifestato un grande favore». Il mercato contadino del mercoledì verrà spostato in piazza Manzoni mentre al venerdì ci sarà il divieto di transito. Alla soddisfazione del Comune fa da contraltare la dura polemica del Pd. «A breve avremo una pista da go kart in pieno centro — ironizza Adriano Saccani — con il rischio che i conducenti, per il fatto che non siano previste aree di sosta, parcheggeranno in modo selvaggio. Mi chiedo dove siano gli ambientalisti che fino a qualche mese fa difendevano a spada tratta l’isola pedonale e oggi sono in assoluto silenzio». Gli fa eco il capogruppo Nicola Federici. «È stato superato il limite della comicità con quelle strisce tratteggiate che lasciano la possibilità di andare oltre la carreggiata. E poi ci sono seri problemi di sicurezza: come si fa a lasciare libero il transito alle auto quando in zona ci sono una chiesa, un teatro, una banca, la scuola di musica, un centro medico. È facile prevedere rischi per pedoni e biciclette. Ma questo sembra non interessare all’amministrazione».
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