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PIADENA

Spinelli cacciato dal MSI

La presidente nazionale Cannizzaro: 'Non ha rispettato le finalità del movimento'

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

06 Novembre 2015 - 09:39

'Spinelli cacciato dal MSI

Maria Antonietta cannizzaro

PIADENA - È rottura su tutti i fronti tra Maria Antonietta Cannizzaro, battagliera presidente nazionale del Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, e l’ormai ex segretario per la provincia di Cremona Giuseppe Spinelli, che con un comunicato stampa ha dichiarato di essersi dimesso dalla carica e di aver chiuso la sede di largo Cavallotti 50 a Piadena, imputando la sua decisione alla asserita mancata conoscenza di una sentenza della Cassazione che, come ha scritto egli stesso «attribuisce la continuità politica dell’MSI ad Alleanza Nazionale».

Tutta la vicenda ha irritato, non poco, la Cannizzaro: «Anzitutto — spiega la presidente —, Spinelli l’ho estromesso io dal Movimento, non è stato lui a dimettersi. A suo tempo gli diedi un incarico a voce, non per iscritto, perché faccio sempre in questo modo. Quando qualcuno desidera darsi da fare per l’MSI, gli chiedo ‘cosa sai fare?’, ‘che lavoro fai?, e solo dopo un anno, se le cose funzionano bene, assegno l’incarico per iscritto».

Un mandato fiduciario condizionato ai risultati, insomma. «Mi risulta che Spinelli abbia chiesto però con insistenza una delega scritta dal coordinatore regionale per operare e alla fine l’ha ottenuta, ma non da me. Noi non abbiamo tenuto nascosto proprio nulla».

La Cannizzaro aggiunge poi di non aver gradito assolutamente la decisione di Spinelli di presentare ASIA, l’Associazione Sindacale Imprenditori Autonomi, di cui è presidente per la Regione Lombardia (mentre presidente nazionale è Flavio Boccia). «Prima si è presentato come segretario provinciale dell’MSI e poco dopo ha tirato fuori questa storia dell’ASIA. Io non ne sapevo assolutamente nulla, l’ho scoperto dal vostro giornale. L’MSI è un movimento politico, conservatore e nazionalista, ma non fa altre cose, come attività sindacali, e non può assolutamente essere usato come specchietto per le allodole. Le persone non devono poter equivocare. Noi vogliamo essere sempre estremamente chiari e trasparenti».

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