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Per ricordare Agnese "aiuteremo l'Etiopia"

I genitori della ragazza morta in un incidente stradale cercano un senso a quanto accaduto: "Vogliamo portare avanti i suoi progetti". Dagli amici un video con i momenti più belli

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

30 Ottobre 2015 - 11:05

Per ricordare Agnese "aiuteremo l'Etiopia"

Lo striscione appeso in via Palestro a Cremona e nel riquadro Agnese Garatti

DRIZZONA — «Non esiste separazione definitiva finché esiste il tuo ricordo». Si legge sul manifesto che è stato appeso davanti al liceo ‘Aselli di Cremona’, da ormai tre giorni, dai compagni di classe di Agnese Garatti, la 16enne scomparsa in un tragico incidente stradale neanche una settimana fa. Lo si capisce dai continui messaggi che invadono la bacheca di Facebook, dalla vicinanza di un’intera comunità, dai gesti, dalle parole di conforto. Agnese è nel cuore di tutti. È commosso papà Mauro, mentre mostra il video che hanno realizzato gli amici di Agnese, cercando gli scatti più belli e significativi della figlia. «È un ricordo prezioso — dice —, che rimarrà sicuramente intatto nel tempo». I genitori della sedicenne, come sottolinea mamma Giovanna, hanno potuto contare sull’affetto di un’intera comunità. «Per noi ora è giunto il momento dei ringraziamenti — aggiungono entrambi —, che non possono che cominciare dal silenzio, dalla sobrietà e dall’estrema compostezza dimostrata da tutti nel giorno dell’ultimo saluto. Si dice che il silenzio significhi più di mille parole. Possiamo dire di averle sentite davvero tutte». Mauro e Giovanna stanno cercando di trovare la forza di andare avanti. «Vogliamo fare di tutto per dare un senso all’accaduto — ha spiegato la madre —, sono sicura che ci sia un senso in tutto ciò. Credo proprio che Agnese avesse missioni più importanti da svolgere, lontano da noi. Me lo fa capire lei stessa di continuo, perché è sempre al mio fianco». E poi ci sono gli amici, i compagni di classe del liceo scientifico ‘Aselli’, gli ex compagni di scuola media, insieme agli insegnanti. Il loro è un gruppo solido, una vera e propria famiglia. Un desiderio? «Portare avanti i progetti di Agnese — risponde convinto papà Mauro —. Nostra figlia amava aiutare il prossimo, se ne sono accorti tutti durante il Grest estivo. È proprio ciò che vogliamo continuare a fare noi. Abbiamo pensato di accettare le offerte per il centro ‘Aiuto per Etiopia’, che è la nostra seconda nazione. È stata meta di un viaggio importante per la nostra famiglia, che ci ha permesso di portare in Italia Matawa, la sorellina minore di Agnese». Mauro e Giovanna si rivolgono poi ai tanti amici della figlia: «Continuate a rimanere nostri amici. Abbiamo bisogno di voi. Nella dimora di Agnese troverete una buca per le lettere, all’interno della quale potrete riporre i vostri messaggi, che rimarranno segreti». Un modo per sentirla ancora presente attraverso chi ha condiviso l’amicizia con lei: «Il suo ricordo — dicono alcuni di loro — batte dentro di noi ed è come un secondo cuore».

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