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BOZZOLO

Cima, chiesto il concordato preventivo

L'obiettivo è quello di salvare l'azienda e i posto di lavoro attraverso un tentativo di rilancio

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

29 Ottobre 2015 - 10:23

Cima, chiesto il concordato preventivo

L'ingresso della Cima di Bozzolo

BOZZOLO ­- La Cima, la società di riparazioni ferroviarie di Bozzolo ha depositato la domanda di concordato preventivo in continuità diretta. L’obiettivo è salvare l'azienda e i posti di lavoro attraverso un tentativo di rilancio. La notizia è confermata dal titolare Giuseppe Pacchioni. Se la domanda venisse accolta e la procedura andasse a buon fine, la Cima non passerebbe di mano né verrebbe avviata alla liquidazione. Com'è noto, lo scorso agosto è scaduta la cassa integrazione straordinaria per 25 degli 80 dipendenti, per 31 è stato rinnovata la cassa integrazione ordinaria. Così per tredici settimane. I sindacati, dal canto loro, pensano di arginare eventuali esuberi attraverso il contratto di solidarietà. Mentre in passato il settore trainante dell'azienda era la manutenzione delle carrozze passeggeri, adesso sembra dare più garanzie la riparazione dei carri merci. Il rilancio per tornare competitivi sul mercato degli operatori ferroviari privati passa di qui.

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