L'ANALISI
09 Ottobre 2015 - 14:26
La ricostruzione della tragedia a 'Chi l'ha visto?'
CASALMAGGIORE — «Tuttora i miei figli mi chiedono della zia Arianna e io sto dicendo loro che la soluzione del caso arriverà». Sara Zardi, in onda mercoledì sera (7 ottobre) nell’ampio servizio dedicato da ‘Chi l’ha visto?’ alla morte della sorella, trovata senza vita a Torricella del Pizzo il 2 ottobre 2001, si è dichiarata fiduciosa sulla individuazione del responsabile di quanto avvenuto, dopo la recente riapertura delle indagini. Ora l’attività inquirente è rivolta a scoprire a chi appartiene la traccia di dna rinvenuta sulle pareti interne di un indumento intimo di Arianna e per questo saranno sottoposte ad esame alcune persone conosciute dalla giovane. Il servizio di Raitre, curato da Giuseppe Rinaldi e dall’inviata Marta Ferranti, ha ripercorso tutta la vicenda di quei giorni, riproponendo anche le interviste effettuate all’epoca con Armida Cipolla e Angelo Zardi, mamma e papà della 25enne studentessa di teologia. Le telecamere si sono soffermate sui luoghi interessati dalla vicenda come Casalmaggiore, Cingia de’ Botti, Torricella del Pizzo. Ampio spazio, oltre che alla ricostruzione animata degli eventi attraverso l’impiego di alcuni attori e attrici di Cremona, è stato dato all’intervista effettuata con il giudice per le indagini preliminari Guido Salvini, che ha ordinato nuove attività di indagine, accogliendo anche le richieste della famiglia Zardi perorate dall’avvocato Giovanni Bertoletti («molti elementi erano incompatibili con il suicidio o con l’incidente», ha detto il legale in tv). Il magistrato ha detto di essersi accorto che «l’indagine era stata fatta in modo molto approssimativo». Di qui la decisione di effettuare degli approfondimenti. «Escluso il suicidio, riteniamo che Arianna su quel ponticello aspettasse qualcuno». Questo qualcuno l’avrebbe aggredita, fino a determinarne il decesso. Un caso complesso ripercorso anche nelle pagine del libro ‘Il filo di Arianna’ (Aprostrofoeditore), a cura di Chiara Mazzera.
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