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DISTRETTO DELL'ATTRATTIVITA'

Contributi regionali non dovuti. Scovati i furbetti del commercio

Dopo gli accertamenti effettuati in loco da funzionari dal Pirellone, dovranno essere restituire le somme revocate per oltre 16mila euro

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

09 Ottobre 2015 - 09:14

Contributi regionali non dovuti. Scovati i furbetti del commercio

Tanti i soldi da restituire alla Regione Lombardia

CASALMAGGIORE — A distanza di cinque anni, alcuni contributi assegnati dalla Regione Lombardia a privati nell’ambito del terzo bando ‘Distretti Diffusi di rilevanza Intercomunale’ dovranno essere restituiti: la somma complessiva ammonta a 16.645,15 euro. La graduatoria del bando, relativo al progetto strategico ‘Distretti del Commercio per la competitività e l’innovazione del sistema distributivo nelle aree urbane della Lombardia’, venne approvata dalla Regione il 28 aprile 2010. Già lo scorso 28 aprile al Comune era pervenuta una specifica comunicazione a firma della Direzione Generale Commercio, Turismo e Terziario del Pirellone in cui si precisava che «a seguito dei controlli effettuati in loco presso alcuni privati, beneficiari di contributo nell’ambito del terzo Bando Distretti del Commercio, si erano ravvisate alcune criticità e conseguenti revoche di contributo». Lo scorso 1 settembre era poi giunta al Comune una nota di Finlombarda (la società finanziaria di Regione Lombardia con il compito istituzionale di concorrere all’attuazione dei programmi regionali di sviluppo economico, sociale e del territorio, nda) in cui si definisce la somma che il Comune di Casalmaggiore, in quanto ente capofila del Distretto delle Terre Casalasche ed unico interlocutore nei confronti di Regione Lombardia, deve restituire e che risulta essere pari a 16.445,15 euro. L’amministrazione comunale attuale, che ha ereditato la ‘patata bollente’, «in questi momenti di ristrettezze economiche» ritiene opportuno, «dopo la sottoscrizione di apposito impegno a firma del rappresentante legale dell’azienda, concordare con ogni soggetto una dilazione del rimborso delle somme di contributo revocate». Su tutta la questione il responsabile del Settore Economico Finanziario e Risorse Umane, Marirosa Badalotti, per il perfezionamento della pratica ha espresso parere di regolarità contabile e copertura finanziaria avendo verificato che la spesa programmata «non altera il mantenimento degli equilibri di bilancio», «rispetta le regole di finanza pubblica e di gestione contabile dei bilancio, le norme fiscali, gli obiettivi del patto di stabilità sia con riguardo agli stanziamenti di bilancio sia al programma dei pagamenti» e infine trova corretta imputazione nel bilancio 2015. Di qui il trasferimento a Finlombarda delle somme di contributo revocate ai privati.

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