L'ANALISI
18 Settembre 2015 - 10:35
Il luogo del ritrovamento del corpo e nel riquadro Arianna Zardi
CASALMAGGIORE — ‘Chi l’ha visto?’, la trasmissione televisiva di Raitre che dal 1989 si occupa della ricerca di persone scomparse e dei misteri insoluti, in onda il mercoledì in prima serata su Rai 3 e condotta da Federica Sciarelli con la regia di Simonetta Morresi, torna ad occupasi del caso di Arianna Zardi, la studentessa di 25 anni originaria di Casalbellotto, trovata morta il 2 ottobre del 2011 sotto un ponte nelle campagne di Torricella del Pizzo. Giovedì 17 settembre è giunta nella nostra provincia la giornalista Marta Ferranti in vista della giornata di oggi, quando è previsto l’arrivo di una troupe della tv di Stato per l’effettuazione di alcune riprese, che riguarderanno anche i luoghi del ritrovamento del corpo. In previsione anche una intervista all’avvocato e alla sorella di Arianna, Sara, che non ha mai creduto al suicidio ed ha sempre sostenuto l’ipotesi dell’omicidio. E se il caso di Arianna non si è ancora chiuso, il merito va ascritto proprio alla grande determinazione di Sara e del procuratore Capo della Repubblica di Cremona, Roberto di Martino, che ha aperto un fascicolo contro ignoti. Secondo gli ultimi sviluppi, alcuni elementi nuovi potrebbero giungere da una traccia rilevata sugli slip di Arianna. L’indagine non si presenta per nulla semplice, visti i 14 anni trascorsi. Occorre ricordare che il gip Guido Salvini, a luglio, aveva archiviato la posizione di tre indagati, suggerendo di prelevare campioni biologici alla cerchia di conoscenti e amici di Arianna — si parla di una trentina di persone abitanti nella zona circostante alla sua residenza — e di compararli con la traccia biologica mista tra la vittima e un soggetto di sesso maschile rilevata sugli slip indossati da Arianna. Una traccia già risultata non compatibile con quella dell’ex fidanzato, per il quale il gip Salvini, su richiesta del procuratore, aveva disposto l’archiviazione. Sara, 14 anni fa, era uscita di casa alle 13, senza dire dove andava e senza più dare notizie di sè. Successivamente era stata trovata morta vicino alla paratia della chiavica denominata ‘da Garini’, nella zona golenale del Po, esattamente al confine tra Torricella del Pizzo e Motta Baluffi, sul fondo di un fossato asciutto, a un centinaio di metri dall’argine maestro.
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