L'ANALISI
29 Agosto 2015 - 19:26
Una fase della River-color Run
CASALMAGGIORE — C’era una volta la ‘carica dei seicento di Balaklava’: ma quella finì in una disfatta per la cavalleria inglese contro gli artiglieri russi nella guerra di Crimea (1854). Oggi c’è la ‘carica degli 800 de la Baia di Casalmaggiore’, ovvero il reggimento dei partecipanti alla prima edizione della ‘River-color Run’. In questo caso niente lacrime, se non dal ridere, per una giornata (sabato 29 agosto) all’insegna del divertimento e del piacere di stare insieme, partita con la corsa non competitiva di 5 chilometri e proseguita in serata con una grande festa a suon di musica. Il ricavato della manifestazione andrà al reparto di Pediatria dell’ospedale Oglio Po (ieri presente con dottoresse e infermiere). Motto della manifestazione era ‘nessuno ne uscirà pulito’. Già, perché sull’onda del successo made in Usa delle Color Run, i partecipanti a ogni chilometro sono stati spruzzati con colori atossici all’amido di mais. L’iniziativa è partita dall’istituto Romani: dieci studenti, seguiti dal Cisvol e costituitisi nell’associazione Forever Young Staff, hanno imparato all’interno di un progetto scuola-volontariato come si organizzano eventi. Hanno coinvolto il locale estivo ‘La Baia’: si sono poi affiancati Atletica Interflumina, Asd Rivarolo del Re, Croce Rossa (con un camper promozionale), associazione Diabetici dell’Oglio Po e associazione per la cura del Parkinson. La sicurezza è stata garantita da polizia locale e guardie ecologiche.
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