L'ANALISI
26 Agosto 2015 - 12:24
Maurizio Toscani
CASALMAGGIORE - Un lento lavoro per cercare di riempire di contenuti la città. Un lavoro con pregi e difetti, e soprattutto con costi che sono un limite quando si ha a che fare con l'organizzazione di eventi e la promozione territoriale. Un lavoro che espone, chi lo fa, a critiche di varia natura. Da quelle relative agli eventi (sui quali si può comunque discutere) a quelle un po' più cattive sulla gestione economica, sulle quali occorre far da subito chiarezza. Gli Amici di Casalmaggiore - alle prese con l'organizzazione dell'evento di punta di tutto l'anno, la Festa della zucca che si terrà a Casalmaggiore dal 24 al 27 settembre - ci tengono a chiarire alcuni punti della loro attività. E' Maurizio Toscani a dare spiegazioni rispetto alle critiche piovute addosso negli ultimi tempi al gruppo. "Non abbiamo fatto tutta la beneficenza che avremmo promesso - spiega - ma i nostri bilanci sono pubblici, anche se non siamo tenuti a farlo. Sono depositati in comune ed ognuno può farne richiesta per consultarli. Agiamo nella massima trasparenza. Questo sia chiaro". Costi elevati e non sempre a fronte dei costi il rientro previsto. Ci sono iniziative, peraltro, in cui gli introiti non sono sempre prevedibili. Ed altri in cui - si sa in partenza - non vi sono ampi margini di recupero di quanto investito. "Casalmaggiore Contemporanea è costata 14 mila euro - prosegue Toscani - di cui 4 mila coperti dal contributo comunale. Il resto lo abbiamo messo noi come associazione. La Festa dell'Europa ha chiuso in perdita. Solo la zucca ha chiuso in attivo ma quell'attivo è servito a promuovere altre iniziative perché reinvestiamo in altri eventi". I maggiori costi sono legati anche a scelte precise, ineludibili: "Quando organizziamo qualcosa - aggiunge - promuoviamo il nostro territorio affidandoci per scelta a ditte o imprese locali. Questo in termini di scelte costa poiché non sempre l'impresa locale è più vantaggiosa nell'approvvigionamento rispetto a quelle più distanti. Per la zucca, ad esempio, la materia prima la prendiamo a Villanova, il pane in città, il formaggio a Quattrocase. Potremmo risparmiare sui costi se cercassimo altrove, ma non è questo quel che vogliamo. Speriamo che in futuro anche le imprese locali capiscano questo, capiscano che stiamo lavorando anche per loro e siano più disponibili a venirci incontro. Facciamo lavorare bar, imprese del settore alimentare, imprenditori del Casalasco perché anche questa è promozione territoriale. L'anno scorso abbiamo chiuso a pareggio il bilancio, riuscendo anche a dare qualcosa ad esempio all'oratorio del Borgo e pagando tutte le spese. Perché nessuno ci fa sconti". Qualche voce su tutte, non per far polemica ma per far capire l'entità delle spese quando si organizzano eventi. A bilancio nel 2014 sono stati iscritti 7 mila euro come spese di plateatico, 4 mila son serviti per il catalogo di Casalmaggiore Contemporanea. Più le spese assicurative, la Siae e tutto il resto. Nel 2015 Spaesamenti è costata 7 mila euro: "E li abbiamo messi noi, come associazione e qualche volta pure personalmente. Occorre agevolare chi organizza eventi ed iniziative sul territorio, come già in altre realtà accade. A fine anno, quando faremo i conti su tutte le iniziative portate avanti nel 2015, tireremo le somme e saremo ben lieti di contribuire a qualche progetto con finalità sociale, come è sempre stato, con quel che resta in cassa. Senza dimenticare però che, in fondo, anche quando non avanza molto, contribuiamo già al territorio. I visitatori che verranno, come ogni anno numerosissimi alla Festa della zucca, contribuiscono poi a tutte le attività commerciali. Resta il fatto che comunque, chiunque abbia dei dubbi o delle perplessità può benissimo andare in comune e tirarsi via ogni dubbio. Non siamo tenuti a rendere pubblici i nostri conti, ma lo facciamo. Con onestà e trasparenza".
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