Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

MOTTA BALUFFI

Acquario del Po, Comune multato

Dalla forestale sanzione dal 30mila euro perché manca un permesso, il sindaco: 'Non è un giardino zoologico'

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

12 Agosto 2015 - 09:08

corpo forestale

MOTTA BALUFFI — Multa di 30mila euro al Comune di Motta Baluffi per la mancanza di un permesso all’Acquario del Po. A darla è stato il Corpo Forestale dello Stato di Pavia, ufficio Cites (che si occupa delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione). La notizia viene confermata dal sindaco di Motta Baluffi, Giovanni Delmiglio: «Gli uomini del Corpo Forestale sono venuti per svolgere un accertamento sull’Acquario del Po, istituito nel 2004. Nel loro verbale hanno contestato il mancato rispetto di un decreto legislativo, il numero 73 del 21 marzo 2005, secondo il quale l’Acquario, che secondo gli agenti sarebbe da qualificare come ‘giardino zoologico’, necessiterebbe di un permesso del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Un permesso che non è stato mai chiesto, anche quando quella normativa è entrata in vigore, nel 2007».

Delmiglio aggiunge che il Comune si è subito rivolto ad un avvocato: «Abbiamo già presentato un ricorso presentando una memoria difensiva all’ufficio Cites perché poi la trasmetta alla Prefettura di Cremona, cui compete la decisione. Abbiamo fatto presente, nello scritto, che l’Acquario non può essere qualificato come ‘giardino zoologico’, perché si tratta, invece, di una struttura didattica nata nella cascina Ronchetto su iniziativa del Comune di Motta Baluffi con il contributo economico del Gal Oglio Po e la collaborazione con il museo naturalistico-paleontologico di San Daniele».

© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • themitch

    16 Agosto 2015 - 07:28

    Fanno controlli ed emettono sanzioni su iniziative utili alla società poi vedi politici corrotti che mangiano milioni di euro alle nostre spalle per anni senza che nessuno li vada a controllare...

    Report

    Rispondi