L'ANALISI
08 Agosto 2015 - 10:30
CALVATONE — A chi vi transita sopra, appare in condizioni quanto meno ‘difficili’ il vecchio ponte in ferro sul fiume Oglio (104 anni di età, visto che le opere di costruzione vennero avviate nel 1909). In particolare, il manto d’asfalto si presenta in uno stato pessimo, soprattutto dalla parte più vicina a Calvatone. Le sconnessioni e le buche, che mettono soprattutto a rischio ciclisti e motociclisti, sono lì da vedere. Considerando che nei momenti di punta i passaggi lungo la struttura sono anche 2400 al giorno (non ora, visto il periodo pre-ferragostano), non si tratta di un problema indifferente. «Mi faccio interprete delle sollecitazioni giunte dai cittadini per porre in evidenza la necessità di provvedere ad una sistemazione», afferma il sindaco di Calvatone Pier Ugo Piccinelli. Un richiamo alla Provincia di Mantova, concessionaria della manutenzione della struttura, ad intervenire, quanto meno con dei rappezzi, anche se sarebbe opportuna una sistemazione più radicale.
Il primo cittadino di Calvatone, alcuni mesi fa, aveva posto l’accento sulla necessità della realizzazione della seconda fase di sistemazione del ponte. La prima, con il consolidamento dei piloni, è già stata fatta. Ora, per realizzare la seconda, servono circa 300mila euro. Il completamento della ristrutturazione consentirà fra l’altro di aumentare la portata del ponte da 75 a 150 quintali, in modo da poter evitare la chiusura del ponte quando c’è la piena. Cosa che ovviamente non accade ora, quando il fiume è invece in secca e purtroppo mette in evidenza diversi rifiuti abbandonati che fanno brutta mostra di se’ sulle sponde.
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