L'ANALISI
07 Agosto 2015 - 19:23
VIADANA (San Matteo) — «La situazione è diventata insostenibile: San Matteo sembra una giungla, bisogna potare gli alberi al più presto!»: l’appello rivolto al sindaco Giovanni Cavatorta arriva da Marina Caleffi, che si fa portavoce di un disagio sentito da molti cittadini che risiedono in via Ghetto e in via Trieste. «Gli alberi sono oramai cresciuti troppo», continua la Caleffi, sottolineando che le fronde coprono interamente le due strade arrivando sopra i tetti delle case con due conseguenze: le foglie, cadendo, ostruiscono i pluviali e sporcano il manto stradale. «Oltre a rappresentare un problema di decoro, la questione riguarda la sicurezza essendo sempre più frequenti, come è accaduto in passato, forti venti in caso di temporali. Già parecchi rami sono caduti ed è facile prevedere che possano capitare danni a macchine e abitazioni». La signora si riferisce evidentemente alla tromba d’aria che ha colpito il Viadanese lo scorso giugno, quando il vento aveva sradicato diversi alberi, uno su tutti quelli di fronte alla Scuola media Parazzi, e spezzato decine di rami. In questi giorni in cui la colonnina del mercurio è alle stelle e il problema semmai è la siccità, non è automatico pensare a grandi temporali ma il meteo ci ha insegnato che i fenomeni sono sempre più violenti e imprevisti. «Il commissario prefettizio, che Cavatorta ha sempre applaudito per il suo operato, si era lavata le mani di fronte al problema di via Ghetto e via Trieste nonostante le tante segnalazioni. Ora intervenga il sindaco per garantire la sicurezza dei cittadini», conclude la Caleffi.
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