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CASALMAGGIORE

Carlo Gardani si è dimesso

Il capogruppo e co-fondatore del Listone lascia il Consiglio comunale per l'ingresso di "candidati più giovani"

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

17 Giugno 2015 - 11:42

Carlo Gardani si è dimesso

Carlo Gardani

CASALMAGGIORE — Carlo Gardani, capogruppo e co-fondatore de ‘Il Listone’, era il 2008, ha protocollato martedì 16 giugno in municipio le dimissioni da consigliere comunale. Un atto preannunciato pubblicamente ancor prima delle amministrative della primavera 2014 a favore di una ‘rotazione’ che favorisse l’entrata nell’assemblea municipale di «altri candidati più giovani». L’altro candidato de ‘Il Listone’ Matteo Rossi (candidato-sindaco nel 2014) aveva anticipato la mossa di Gardani lasciando il posto a Fabio Chiesa. A surrogare Gardani, in base all’elenco dei primi esclusi, dovrebbe essere Maurizio Toscani, in seconda posizione c’è Ilenia Sortino. Il passaggio di consegne avverrà in Consiglio comunale venerdì 26 giugno. Dietro l’abbandono di Gardani, però, ci sono anche motivazioni più ‘politiche’: «Non riesco da troppo tempo — scrive nella lettera di dimissioni — a incidere per raggiungere il cosiddetto ‘bene comune’. Infatti noto che ogni mio intervento, soprattutto a favore del sociale, risulta inutile. Solo con l’amministrazione Toscani riuscii nell’intento di sviluppare e far crescere progetti importanti, successivamente finiti nel nulla (sociale, aggregazione giovanile, lavoro, sport, sicurezza ecologica ecc.). Avendo dall’inizio del mio mandato (2004) in consiglio comunale notato che lo stesso era (ed è) svuotato politicamente e serviva solo da passerella dove ‘mostrare i muscoli’ e alzare la mano al momento del voto, ho cercato di aggregare su temi importanti diversi componenti partitiche, senza riuscirvi. Tant’è — prosegue Gardani — che la maggior parte degli interventi fatti a favore dei miei concittadini li ho dovuti caldeggiare in ‘camera caritatis’, anche per mantenere la dovuta riservatezza e non, come qualcuno vocifera, per evitare l’esposizione dei fatti alla luce del sole. Quando non esiste condivisione con le minoranze si rischia di fare morire la democrazie, e questo vale per tutti. Torno a fare il cittadino fra i cittadini, arricchito nello spirito per l’esperienza fatta e — conclusione tra autoironia e sarcasmo — rafforzato nel corpo (quattro bypass e tre stent)». «Mi spiace molto — ha commentato ieri il sindaco Filippo Bongiovanni — per la scelta e dico grazie a Gardani per tutto ciò che ha dato alla città. Da coordinatore delle Guardie ecologiche (Gev) rimarrà comunque una preziosa risorsa per il Comune». Ed è proprio qui che ora Gardani concentrerà il proprio impegno.

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