L'ANALISI
17 Giugno 2015 - 10:12
Il luogo dove si consumò il dramma
GAZZUOLO - Ha patteggiato tre anni di reclusione, davanti al giudice Alberto Casari del tribunale di Mantova, Luca Parazzi, il giovane che la notte del 4 aprile 2014 era al volante della sua Renault Clio finita nel canale Navarolo, dove annegarono il 18enne Cristiano Fodale e Paolo Tia di 20 anni, entrambi residenti a Belforte. Il giovane doveva rispondere dell'accusa di omicidio colposo plurimo aggravato e lesioni. Quella tragica sera, erano circa le 23.30, un gioco sfociò in tragedia: appena uscito da un locale a un gruppo di amici venne in mente di salire in 8 sull'auto per scommessa. Ma, una volta arrivati all'altezza di una chiavica, dove c'era uno slargo che avrebbe consentito di manovrare e tornare, qualcosa andò storto: l'auto finì nella scarpata urtando un manufatto in cemento, ribaltandosi e scivolando nell'acqua.
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