L'ANALISI
12 Giugno 2015 - 11:01
Cavatorta, Negri, Setti e Federici
VIADANA — Erano in sei al primo turno, sono rimasti in due per il ballottaggio di domenica: Giovanni Cavatorta e Nicola Federici si sfidano per conquistare la poltrona di primo cittadino e, dopo il confronto tra i candidati sindaco dello scorso 28 maggio, ancora una volta l’auditorium Gardinazzi è affollato da centinaia di persone per il faccia a faccia organizzato giovedì 11 giugno da La Provincia e da Radio Circuito 29. Cavatorta parte dai 3150 voti ottenuti al primo turno (il 35,63%), Federici insegue con 1682 voti (il 19,03), arbitri della sfida di ieri sera i giornalisti Andrea Setti, per il nostro giornale, e Riccardo Negri per l’emittente radiofonica. I primi quesiti sono posti dai candidati che non sono passati al primo turno. Giovanni Breveglieri chiede a Federici come farà ad amministrare con un partito, il Pd, che a livello nazionale sta vivendo un momento di crisi. «A Viadana il Pd si è rinnovato con la presenza di tanti giovani che guardano al futuro e non al passato», risponde Federici. Roberto De Martino domanda a Cavatorta se, votandolo, si voterà anche per ‘le ruspe’ di Salvini? «Non nego la mia appartenenza alla Lega, ma siamo anche una compagine civica, le ‘ruspe’ non fanno parte del mio modo di fare», risponde l’interessato. L’altra domanda a Federici: rappresenta veramente il cambiamento per Viadana visto il suo ruolo nella passato amministrazione?». «Se vincerò, la mia maggioranza sarà formata da sette persone su dieci alla loro prima esperienza amministrativa e ho già scelto vice sindaco e assessori tutti nuovi, questo è cambiamento». Alessandro Teveri chiede i progetti dei due candidati sulla scuola. Federici: «Potenziamento della materna di Carrobbio e nuovi spazi per quella di Bedoli, interventi sulle elementari di Cicognara e Cogozzo». Cavatorta: «Cercheremo di attivare il trasporto scolastico verso Viadana anche da Cicognara e Cogozzo, ora assente, e bisognerà sviluppare le sinergie tra le varie scuole materne, compresa quella di San Pietro, per diminuire le liste d’attesa». Partono le domande dei giornalisti. La prima a Cavatorta: «La prima amministrazione targata Lega del sindaco Parazzi era finita con il commissariamento, la seconda a guida Meneghini con molti litigi, anche la tua giunta è a rischio? «Non potremmo certo fare peggio della precedente amministrazione», risponde Cavatorta.
Altre domande riguardano il futuro delle frazioni Nord. «A San Matteo bisognerà rafforzare la delegazione con personale del posto e lavoreremo per il progetto della ‘bretellina’ di Cizzolo», risponde Cavatorta. Federici: «Dovremo lavorare insieme, forze politiche e Comuni limitrofi, per trovare fondi da destinare alle infrastrutture. E sviluppare le potenzialità turistiche di Torre d’Oglio». Si va verso la conclusione. Entrambi i candidati hanno accettato la proposta dei 5 Stelle di costituire una commissione antimafia, ai candidati viene chiesto un giudizio su ciò che è veramente accaduto a Viadana riguardo le notizie sulle infiltrazioni mafiose. Federici: «Noi abbiamo parlato del problema con la Prefettura e siamo stati rassicurati e invitati ad andare avanti ad amministrare». Risponde Cavatorta: «Il lavoro giudiziario lo lascio ai magistrati, noi abbiamo condannato politicamente la precedente l’amministrazione comunale perché non ha fatto passi netti e determinati per allontanare i sospetti». Stasera ultimo atto della campagna elettorale con due big della politica nazionale in campo. Alle 17.30 il segretario delle Lega Nord Matteo Salvini sarà in piazza a San Matteo a sostegno di Giovanni Cavatorta, seguirà un rinfresco. Cavatorta si sposterà poi a Viadana, alle 19.30 per un aperitivo in musica al Café Matisse. Sempre alle 19.30, in piazzetta Veronesi, appuntamento con il ministro Graziano Delrio a sostegno di Nicola Federici. Sabato 13 giugno giornata di silenzio elettorale, domenica 14 urne aperte dalle ore 7 alle 23, subito dopo lo spoglio delle schede: nella notte i viadanesi conosceranno il nome del loro nuovo sindaco.
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