Trattativa alla Ghinzelli: controproposta dei sindacati

VIADANA - Si è tenuto venerdì 29 maggio il previsto incontro tra la direzione aziendale di Ghinzelli srl (gruppo Pini), la RSU aziendale, i segretari provinciali Nalin Ruggero (FLAI CGIL) e Salvatore Carrus (UILA UIL) e il Segretario regionale Claudio Superchi (FLAI CGIL). All’ordine del giorno l’avvio della discussione sulla procedura di mobilità presentata dall’azienda nei giorni scorsi, che riguarda la totalità dei dipendenti ed è motivata dalla necessità di una riorganizzazione aziendale al fine di ridurre i costi della manodopera che oggi non permettono all’azienda la competitività necessaria. Nella discussione, le organizzazioni sindacali hanno evidenziato la gravità dell’atto dell’azienda e soprattutto la necessità di trovare la modalità per portare a termine un confronto utile alla salvaguardia dei posti di lavoro. L’azienda, dal canto suo, ha evidenziato che qualora si trovasse un accordo che riconducesse il salario aziendale alle quantità oggi erogate alla Bertana di Cremona (gruppo Pini), la procedura di mobilità verrebbe “chiusa” e rimarrebbe a disposizione solo per i lavoratori che volontariamente volessero utilizzarla a fronte del riconoscimento di un incentivo all’esodo. Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato che la condizione posta dall’azienda determinerebbe la perdita di un’importante quantità salariale e, in questo senso, hanno avanzato una nuova proposta che, prendendo spunto da quanto proposto in assemblea alcuni mesi fa (ma allora rigettato dalla maggioranza dei lavoratori) possa diventare strumento per arrivare ad un accordo condivisibile. L’azienda prenderà in considerazione la proposta valutando se, in termini economici, possa risultare soddisfacente. Le parti hanno concordato di risentirsi la prossima settimana per vedere se e quali potrebbero essere le condizioni per arrivare ad un accordo.