Vicomoscano, sciopero all'Emiliana Parati

CASALMAGGIORE – Sciopero di 8 ore nella giornata di lunedì 18 maggio, con presidio dei lavoratori davanti all’Emiliana Parati di Vicomoscano, per protestare contro la decisione della direzione di collocare in ferie comandate buona parte dei lavoratori dei reparti produttivi. “Adesso il monte ferie è esaurito e quindi occorre fare il punto”, dicono i dipendenti. L’azienda sta affrontando un periodo di difficoltà dovuto principalmente alla frenata delle esportazioni verso la Russia seguito alla crisi con l’Ucraina e alle successive sanzioni dell’Ue. L’assemblea dei lavoratori, tenuta il 15 maggio, ha deciso l’apertura dello stato di agitazione con la proclamazione dello sciopero e la sospensione degli straordinari: “non abbiamo trovato – spiegano i sindacalisti – disponibilità della direzione a ricercare forme diverse per affrontare i problemi produttivi contingenti”.

Questo il testo del comunicato sindacale: 

A valle degli infruttuosi incontri della scorsa settimana tra le delegazioni sindacali e la Direzione aziendale, alle quali ha fatto seguito l’ulteriore incontro tra RSU e Direzione giovedì 14 Maggio 2015, relativamente alla decisione assunta dall’azienda di collocare in ferie comandate buona parte dei lavoratori dei reparti produttivi, l’assemblea dei lavoratori del 15 Maggio ha deciso l’apertura dello “Stato di agitazione dei lavoratori dell’Emiliana Parati” con la sospensione delle prestazioni aggiuntive (straordinari) e la proclamazione di una giornata di sciopero per il giorno 18 Maggio 2015.

La decisione dell’assemblea trova giustificazione nella mancanza di disponibilità della Direzione aziendale a ricercare forme diverse per affrontare i problemi produttivi contingenti .
Le O.O.S.S. e la RSU auspicano un ripensamento di merito da parte dell’Azienda in modo da consentire la ripresa delle relazioni sindacali attraverso le quali si trovino, congiuntamente, le soluzioni più opportune dei problemi in essere.