L'ANALISI
16 Maggio 2015 - 12:16
La foto segnaletica di Pierluigi Castellani
CASALMAGGIORE - Pierluigi Castellani, nato a Casalmaggiore 53 anni fa, è il rapinatore seriale, che per un mese, nell'autunno 2013 ha seminato terrore a Padova. Ha lasciato la sua firma su ben sei aggressioni. Venerdì 15 maggio i giudici del Tribunale collegiale presieduti da Claudio Marassi, gli hanno inflitto quattordici anni di reclusione. Il pubblico ministero Roberto D'Angelo aveva chiesto una condanna a quindici anni di reclusione, dunque la corte ha accolto quasi in pieno la tesi accusatoria. Castellani dovrà rifondere anche 50mila euro alla vittima del più grave dei suoi assalti. L’uomo, che all’epoca dei fatti risiedeva a San Martino del lago, venerdì 25 novembre 1988 uccise durante una rapina Giovanni Pasini, 55 anni, di Solarolo Monasterolo, gestore del distributore Total posto lungo la provinciale Giuseppina a Cingia de’ Botti. Pasini, che per quel fatto ha trascorso 12 anni in carcere, era uscito di galera nel marzo del 2013.
Gli uomini della squadra mobile di Padova lo avevano arrestato il 5 novembre del 2013 con l’accusa di essere il possibile autore di sei violente rapine commesse nella città veneta dal 5 ottobre al 5 novembre: tutti anziani presi a bastonate e sassate, nonché derubati, nei pressi del cimitero. Tante, secondo il pm, le prove che inchiodavano Castellani. Fra queste, i tabulati telefonici che dimostrano come il suo cellulare abbia sempre agganciato la cella telefonica dell’area in cui era avvenuta l’aggressione. Inoltre dopo il suo arresto non sono più state compiute rapine con quelle modalità.
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