L'ANALISI
22 Aprile 2015 - 10:01
I teloni nel terriccio del cantiere della Gronda nord
VIADANA (Cogozzo) — Nei mesi scorsi era stato Alex Cerioli a lanciare l’allarme sul terreno troppo friabile e troppo poco compatto, ora è la volta delle Guardie ecologiche volontarie (Gev) di Casalmaggiore a segnalare altre ‘anomalie’ nel cantiere del secondo lotto della gronda nord. Si tratta della presenza di teli di plastica abbandonati misti allo stesso terriccio che costituirà appunto la base per l’infrastruttura che collegherà Ponte Maiocche al Fenilrosso a Viadana. «Una forma potenziale di inquinamento abbastanza subdolo, anche perché — spiegano le Gev — si tratta di teli azzurrognoli che, con ogni probabilità, sarebbero finiti nel dimenticatoio e appunto, mescolati a terra e cemento, non sarebbero più stati rimossi». La segnalazione è già stata effettuata alla Provincia di Mantova, ente deputato alla costruzione del tratto di gronda. I teli azzurrognoli derivavano da una vecchia melonaia che sorgeva su un terreno agricolo poi ceduto alla concessionaria che si occupa di edificare quel tratto di gronda.
La Provincia di Mantova con i suoi tecnici si è subito attivata per fare rimuovere i teli di plastica dal cantiere per dare la possibilità agli operai di ripartire con i lavori senza più intoppi. In passato la stessa Provincia garantì che le operazioni si stavano svolgendo nel massimo rispetto delle norme di sicurezza e ambientali: l’ultima segnalazione delle Gev è comunque stata utile per togliere ogni dubbio. E per portare, tra l’altro, anche alla segnalazione del cantiere, con cartelli finalmente posizionati di apertura e chiusura dello stesso.
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