L'ANALISI
15 Aprile 2015 - 12:21
La pista abusiva per il motocross a Torricella del Pizzo
TORRICELLA DEL PIZZO - Nei giorni scorsi gli uomini del Comando Stazione Forestale di Cremona insieme ai colleghi della stazione di Colorno (Parma) – aperta da pochi mesi - sono intervenuti per porre termine all’utilizzo improprio di un’area di alto valore naturalistico sulla riva del fiume Po in territorio del Comune di Torricella del Pizzo. Era già da diverso tempo che i forestali avevano individuato una pista da motocross abusiva in area golenale posta idrograficamente in destra del Po, vale a dire in territorio emiliano ma dal punto di vista amministrativo appartenente alla provincia di Cremona. La pista appariva come un articolato dedalo di curve e controcurve in fondo sabbioso lunga oltre 2,5 km e larga m 8, con numerosi dossi artificiali. La natura sciolta del fondo e l’ubicazione golenale la rendevano particolarmente vulnerabile alle piene del Po, cosicché dopo l’ultima alluvione dello scorso autunno è stato necessario il suo ripristino ed è su ciò che i forestali hanno puntato per individuare il responsabile della realizzazione della pista, un imprenditore residente nel Parmense a Sissa Trecasali – C. A. del 1974 - deferito alla Procura della Repubblica di Cremona, alla quale è stato anche richiesto un provvedimento di sequestro preventivo. Le imputazioni a suo carico sono inerenti alla mancanza di autorizzazione per aver realizzato un intervento di sostanziale alterazione dello stato dei luoghi in area assoggettata a vincolo paesaggistico ambientale, in quanto boscata e perifluviale, occupazione abusiva di area demaniale e alterazione di bellezze naturali in luoghi soggetti a speciale protezione. L’area in questione, oltre ai ricordati vincoli, proprio per le sue caratteristiche di pregio rispetto alle esigenze delle specie ornitiche è annoverata fra le ZPS (zone di protezione speciale) individuate dalla Regione Lombardia all’interno della cosiddetta Rete Natura 2000. Il Piano di gestione della ZPS approvato dalla Provincia di Cremona nel 2011 esclude in ogni caso la possibilità di autorizzare simili interventi. Dalle indagini svolte è emerso che le particolari caratteristiche della pista, con fondo in sabbia utilizzabile anche in condizioni di maltempo e nella stagione avversa, e relativo isolamento legato al non facile accesso e alla schermatura operata dai boschi, era frequentata per gli allenamenti anche da campioni nazionali ed internazionali del motocross. “La collaborazione fra i forestali di Colorno, vicini alla pista, e quelli di Cremona, competenti per territorio, ha consentito di risolvere una situazione che si trascinava da troppo tempo e dovuta in larga misura proprio alla particolarità dell’area – lombarda ma in territorio emiliano - che crea difficoltà di controllo per gli enti locali, basti pensare che per arrivarci da Torricella del Pizzo occorre raggiungere Casalmaggiore e oltrepassare il Po” afferma Gianni Rainieri, comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato.
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