L'ANALISI
BOZZOLO
01 Aprile 2015 - 17:05
Giuseppe Torchio
BOZZOLO - Dall'esame del testo dell'ordinanza del Tribunale di Mantova sulla ineleggibilità del sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio e del consigliere di minoranza Davide Cerasale, a seguito di azione giudiziaria promossa dall'altro gruppo di minoranza "Noi di Bozzolo”, emerge una importante differenza rispetto all'ordinanza pronunciata dal Tribunale di Cremona per l'ineleggibilità di Ivana Cavazzini a sindaco di Piadena.
Mentre nel testo cremonese mancano le conclusioni del pubblico ministero, in quello mantovano, invece, dette conclusioni vi sono e sono in contrasto radicale con la decisione poi assunta dal Tribunale.
Il Pm, nelle cause aventi ad oggetto l'elettorato passivo, è portatore di un interesse pubblico.
Testualmente nell'ordinanza mantovana è scritto:"Il Pm intervenuto ha concluso chiedendo rigettarsi le domande dei ricorrenti, non rilevando "vulnus" sostanziale ai beni protetti dalla normativa invocata da parte ricorrente”.
Un elemento sicuramente importante per la posizione di Torchio, che "non ha recato alcun danno agli altri candidati" e che potrebbe essere rilevante nel giudizio di appello.
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