«Torchio ha ancora pieni poteri»

BOZZOLO — Nessun impedimento per Giuseppe Torchio, nell’esercitare le funzioni di sindaco di Bozzolo, nel mese di tempo che potrà utilizzare per presentare ricorso all’ordinanza di decadenza, causa ineleggibilità, emessa venerdì dal tribunale di Mantova. E’ quanto sostiene Antonino Rizzo, suo avvocato difensore nella causa. Secondo l’avvocato dei ricorrenti Cedrik Pasetti, invece, Torchio sarebbe già decaduto e le funzioni di sindaco devono essere prese in mano da subito dal vicesindaco Nicola Scognamiglio. La tesi di Rizzo è contenuta in una lettera che mette ‘nero su bianco’ quanto già comunicato telefonicamente a Torchio, e al resto della maggioranza, nella mattinata di sabato. «Per affrontare il tema — sostiene Rizzo — non si può che partire dal dato testuale dell’articolo 22, comma 8, del decreto legge 150 del settembre 2011 che dice ‘l’efficacia esecutiva dell’ordinanza pronunciata dal tribunale è sospesa in pendenza di appello’. Sulla base di un argomento logico prima che giuridico, ‘in pendenza di appello’ deve intendersi nel senso che l’efficacia è comunque sospesa anche in pendenza del termine utile per la proposizione dell’impugnazione avverso l’ordinanza, con le relative conseguenze in tema di permanenza in carica. Diversamente ne deriverebbe una soluzione aberrante dal punto di vista pratico, e cioè si potrebbe verificare una decadenza limitata a pochi giorni successivi all’emissione dell’ordinanza che verrebbe poi meno a seguito della proposizione d'appello. Preme infine segnalare che le decisioni, come nel nostro caso, sono qualificabili come costitutive non possono ritenersi provvisoriamente esecutive». A sostegno di questa tesi vi è anche il caso del primo cittadino di Piadena Ivana Cavazzini che, nei 30 giorni successivi all’ordinanza di ineleggibilità, sta svolgendo normalmente le funzioni di sindaco. Domani sera, al Centro civico di via Aldo Moro, alle 21, la Cavazzini renderà noto se presenterà ricorso in Appello oppure no.