L'ANALISI
13 Marzo 2015 - 16:49
Un momento dell'incontro
PIADENA - Partirà con un sit-in “democratico e non violento” la protesta contro i lavori preliminari verso la realizzazione dei primi 9 chilometri dell’autostrada Tirreno Brennero, cioè i picchetti, le reti di recinzione e le opere di bonifica bellica in quel di Trecasali, in provincia di Parma. Una riunione operativa per i dettagli della manifestazione dovrebbe tenersi a Casalmaggiore mercoledì, in ora e sede da definire. Questa la conclusione cui è giunta l’assemblea organizzata giovedì 12 marzo in serata al Centro civico di Piadena dal Coordinamento dei Comitati contro le autostrade TiBre e Cremona Mantova in collaborazione con diverse associazioni ambientaliste.
Primo obbiettivo dichiarato da Cesare Vacchelli: “Suscitare l’interesse dei media nazionali”. Contemporaneamente, il Coordinamento promuoverà azioni per promuovere - a partire dalla conferenza di Parigi 2015 sul clima (Cop 21) - la realizzazione della TiBre ferroviaria via Parma-Casalmaggiore-Piadena-Mantova, ritenuta più adeguata ai tempi e molto meno onerosa rispetto ai 513 milioni di euro richiesti dai primi 9 chilometri dell’autostrada.
Nel corso dell’incontro c’è stato chi - Francesco Rossi, del comitato ‘Rubbiano per la vita’ - ha proposto azioni forti, come sradicare i paletti di legno ed eventualmente bruciare le recinzioni arancioni di plastica: “E’ ora che la gente si faccia sentire e rischi del proprio”. In disaccordo Vacchelli, che ha ipotizzato altre strade, a partire dalla possibile presentazione di un esposto alla Procura perché si verifichi se è legittimo che l’area interessata, priva di cartelli sulle opere, sia già stata recintata non essendo ancora stato sottoposto al ministero il progetto esecutivo della infrastruttura.
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