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RIVAROLO DEL RE

Come un tornado, sfiorata la tragedia

"Un sibilo, poi un ‘terremoto’". Scoperchiato un capannone, colpite due case, luce ko

Marco e Davide Bazzani

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cfrancio@laprovinciacr.it

06 Marzo 2015 - 06:09

Come un tornado, sfiorata la tragedia

Le parti della copertura finite contro le abitazioni

RIVAROLO DEL RE (Brugnolo) — Una tromba d’aria o uno dei mini-tornado che i ‘guru’ del cambiamento climatico avevano previsto potessero interessare anche la nostra fascia climatica temperata? Ci vorrebbe uno studio scientifico per capire cosa esattamente abbia colpito, nella serata di mercoledì 4 marzo, attorno alle 21.30, la zona di via Vezzini a Brugnolo, frazione di Rivarolo del Re. Epicentro è stato il capannone di proprietà di Cesare Azzini, in cui si trovano depositati gli attrezzi del figlio Ubaldo, che svolge la professione di imbianchino decoratore: una raffica terribile, una paurosa manifestazione della forza della natura ne ha scoperchiato il tetto, rifatto appena un anno fa contestualmente alla bonifica dall’eternit: i pezzi di copertura, a loro volta volta, sono atterrati sui tetti dell’abitazione dell’artigiano e della casa dove vivono i genitori. Ingenti i danni, quantificabili in decine di migliaia di euro. Ma soprattutto, a constatare il disastro, vien da pensare che poteva andare davvero peggio: nessuno, per fortuna, si è fatto male.


«Si è sentito come un sibilo, poi è sembrato il terremoto», spiegano i residenti nella via. E’ stato tranciato anche un cavo dell’energia elettrica e l’intero quartiere è rimasto senza luce fino a mezzanotte. «Appena mi è stato segnalato l’accaduto — spiega il sindaco Marco Vezzoni — ho chiamato l’ingegner Bergaglio dell’Enel, con cui avevo preso contatti durante la scorsa emergenza della nevicata». Sul posto si sono recati i vigili del fuoco di Cremona, che hanno lavorato fino a notte fonda con l’autogru per mettere in sicurezza gli immobili («scriva che sono stati davvero bravi», ci dice una vicina di Azzini), insieme ai tecnici di una ditta che lavora per l’Enel, che sono stati impegnati ancora giovedì mattina.


Anche le melonaie dell’azienda agricola di Mauro Vezzoni (il fratello del sindaco, nda) hanno subìto conseguenze negative dall’evento meteorologico dell’altra sera. «Mio fratello aveva installato le serre mercoledì pomeriggio. Alla sera il vento le ha scoperchiate completamente», spiega il primo cittadino.

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