L'ANALISI
22 Gennaio 2015 - 10:36
Il negozio teatro della rapina a Casalmaggiore
CASALMAGGIORE - Si fa un selfie con tanto di pistola, allega la foto a un messaggio minaccioso inviato via Facebook a colei che ritiene responsabile della rottura della relazione con la sua compagna e per questo finisce, ancora una volta, dietro le sbarre. Per quanto incredibile possa sembrare, si allunga ancora la lista delle ‘ingenuità’ (tutt’altro che rassicuranti però) commesse dal pluri-pregiudicato originario di Castellamare di Stabia e residente a Canneto sull’Oglio che il 17 aprile 2013 rapinò il negozio Benetton di via Repubblica a Casalmaggiore. Francesco Di Paola Avella il 18 ottobre 2013 per quel blitz finito male — fu arrestato dai carabinieri a Vicoboneghisio dopo che aveva invano atteso un treno con cui scappare alla stazione casalese — aveva patteggiato due anni di reclusione: il bottino, 640 euro, ottenuto minacciando due commesse e il titolare con un coltello, era stato recuperato subito. Il venticinquenne aveva già scontato oltre un anno in carcere. Poi i giudici gli hanno concesso la detenzione domiciliare, con la possibilità di uscire di casa per qualche ora al giorno. Ora, grazie all'ultima 'prodezza', per l'uomo si sono riaperte le porte del carcere.
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