L'ANALISI
15 Gennaio 2015 - 15:35
BOZZOLO – Disavventura per un 28enne di Bozzolo martedì sera. Il giovane, invece che sul treno che doveva riportarlo a casa è salito su un convoglio fuori servizio diretto al deposito. Bloccato nel vagone e senza possibilità di scendere, senza soste intermedie, il 28enne se l’è cavata con il telefonino. Ed è riuscito così, grazie alla madre, a scendere a Piadena. Operaio in un’azienda del Cremonese, il giovane si trovava a Mantova dove frequenta un corso al conservatorio. Concluso l’impegno, si è diretto alla stazione di piazza Don Leoni. Erano le 19.10 quando è entrato nello scalo ferroviario. Il treno Mantova-Piadena, che fa sosta a Bozzolo, partiva alle 19.52. Il giovane, raggiunto come al solito il quinto binario, ha visto un convoglio fermo. Non ha avuto esitazione, ha pensato che fosse il suo: il binario era quello giusto e la porta, schiacciato l’apposito bottone, si è aperta. «Inoltre — dice il giovane — il tabellone segnava Piadena e sul treno non c’era un cartello che dicesse ‘fuori servizio’». Così il 28enne è salito e poco dopo il convoglio s’è avviato. Erano le 19.30, mancava parecchio all’orario di partenza previsto, e questo era già strano, in più il bozzolese si è reso conto che il treno non fermava alle stazioni intermedie e allora, via cellulare, ha avvertito la madre di recarsi a Piadena, dove certamente avrebbe fatto scalo. E lì, in effetti, il treno s’è fermato, ma il giovane non poteva scendere: le porte dall’interno non si aprivano. «Il macchinista non mi sentiva, il capostazione ha ignorato la situazione, per fortuna c’era mia madre: ha avvisato lei il macchinista che finalmente mi ha aperto».
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