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CASALMAGGIORE

Che successo la pista di ghiaccio!

Staccati oltre 5mila biglietti, parte del ricavato andrà in beneficenza

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

12 Gennaio 2015 - 10:58

Che successo la pista di ghiaccio!

CASALMAGGIORE — «Abbiamo senz’altro superato i 5000 biglietti». Paolo Bocchi, presidente di Amurt Italia, tira le somme di ‘Casalmaggiore on Ice’, la rassegna di iniziative che ha animato le festività e che domenica è giunta al termine con l’ultimo giorno di funzionamento della pista di pattinaggio allestita all’interno del Palaghiaccio (all’esterno c’erano i mercatini degli hobbisti). «Sono state cinque settimane impegnative ma è andata bene», commenta Bocchi. «Era la prima volta e sicuramente ci è servita come esperienza e, se ci sarà, come speriamo, una prossima volta, avremo le idee più chiare su che cosa fare». Il primo dato emerso con chiarezza è che «la pista di pattinaggio piace moltissimo ad una fascia di età compresa tra i 10 e i 22 anni, più o meno. Senz’altro, dunque, dovremo tenerlo presente anche per la scelta delle iniziative collaterali». Quelle che hanno funzionato meglio, in effetti, sono state le serate con la musica — vedi ‘Crazy Legs’ e ‘Prins’ in particolare —, ma anche le proposte di pizza e panini. «Abbiamo cercato di non pestare i piedi ai bar e mi pare che ci siamo riusciti — osserva Bocchi —. Ci siamo poi interfacciati bene con i programmi a cura della Pro loco, con la quale si è creata una buona sinergia. A tal proposito, il nuovo presepe creato dagli intagliatori del legno è stato preso in carico dall’associazione e non è detto che per il prossimo Natale non possa essere ampliato con altri personaggi». Bocchi è soddisfatto anche del fatto che «si sia riusciti a far lavorare anche aziende del territorio che hanno proposto i loro prodotti». In più, da non dimenticare, una parte der ricavato sarà destinata al progetto sociale ‘La Rete’, che aiuta varie realtà. «Ci ritroveremo tra una settimana per fare i conti e poi renderemo noti i risultati», anticipa il presidente di Amurt. «Un ringraziamento al Comune, alla Pro loco e ai volontari di Amurt per l’impegno», conclude Bocchi.

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