L'ANALISI
11 Gennaio 2015 - 16:58
Anche Vittorio Sgarbi in platea
BORETTO/VIADANA — «L’arte di Pietro Ghizzardi sarà protagonista all’Expo di Milano al pari del conterraneo Antonio Ligabue: entrambi saranno inseriti nell'elenco dei 20 migliori pittori del Novecento le cui opere verranno esposte nel padiglione Italia». Così Vittorio Sgarbi ha annunciato un ‘anno di grazia’ per l’artista nato a Corte Pavesina di Viadana e poi vissuto a Cogozzo prima di trasferirsi a Boretto nel Reggiano. Il Teatro del Fiume era gremitissimo per l’evento intitolato ‘Inno alla Terra’ introdotto da Lucia Ghizzardi, curatrice della Casa Museo dedicata all’artista. Nell’occasione è stato presentato anche il libro ‘A scrivere ho davanti il mondo’ di Jacopo Canteri che Nicola Mazzeo ha illustrato ponendo l’accento sui limiti delle definizioni di Ghizzardi.
«E’ stato ghettizzato due volte. Come pittore perché inserito fra i naif; come scrittore perché messo nell’elenco degli ‘scrittori selvaggi’. Dobbiamo ricomporre scrittura e pittura insieme se vogliamo davvero capire questo personaggio». Il professore Gino Ruozzi ha tracciato un profilo letterario partendo dall’autobiografia ‘Mi richordo ancora’ che Einaudi pubblicò nel 1976 con la prefazione di Cesare Zavattini. «Oralità e scrittura comune non necessariamente letteraria erano le sue caratteristiche intrise della sofferenza che emergeva da quelle pagine e da quei dipinti che lo hanno reso famoso. Zavattini scrisse che Ghizzardi era grande perché aveva sofferto grandemente. Ecco, è questo il nucleo interpretativo di un grande di questa terra».
Sgarbi si è soffermato sui ‘presidi ghizzardiani’ allestiti per l'Expo, oltre a quello già citato di Milano. «A Mantova a Palazzo della Ragione ho organizzato la Mostra della Follia — ha detto il critico — con opere di Ghizzardi e Ligabue. Anche a Fontanellato, nel più grande labirinto del mondo creato da Franco Maria Ricci, ci sarà una mostra di dipinti dei due grandi artisti. Ma anche nella favolosa cantina dello chef Massimo Spigaroli a Polesine Parmense dove le pareti sono foderate da 5mila culatelli ci sarà spazio per due Ligabue e quattro volti di Ghizzardi. Ieri (venerdì, ndr) Oscar Farinetti, il creatore di Eataly ha acquistato quattro quadri di Ghizzardi».
L’artista per Sgarbi è «il pittore della verità umana e per me una sola sua opera vale più di tutta quella di Picasso che a mio avviso è solo una ‘voce recitante’. Ora, però, bisogna continuare in questa valorizzazione che parta dalla ristampa della sua autobiografia e dalla catalogazione completa delle opere pittoriche e letterarie». Una parte importante è già iniziata: Sgarbi, infatti, ha presentato la monografia in due volumi da lui realizzata che ancora non è in commercio ma che presto diventerà la pietra angolare dell’opera ghizzardiana.
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