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CASALMAGGIORE

Quattro nati in un giorno

Nessun neonato a Capodanno, tutti i parti martedì 30 dicembre

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

01 Gennaio 2015 - 17:12

Quattro nati in un giorno

Mattia Salati con Gaia Punti e la loro figlioletta Emma

CASALMAGGIORE — Nel reparto di Ostetricia-Ginecologia dell’ospedale Oglio Po ci sono quattro neonati: un piccolo record. Nessuno venuto alla luce per Capodanno, ma tutti martedì 30. A dare il via alle nascite, all’una e 9 minuti, con parto spontaneo, è stata la piccola Emma Salati, primo bebè di Gaia Punti, 20 anni, barista, e Mattia Salati, 30 anni, elettricista, residenti a Brescello (Reggio Emilia). Peso: 3 chilogrammi e 170 grammi. Equipe composta dalla ginecologa Alessandra Scarpa e dall’ostetrica Anna Rignanese.
Alle 3 e 03, con taglio cesareo, è stata la volta di Riccardo Coletta (3 chili e 250 grammi), primo figlio di Jenny Maroli, 33 anni, impiegata alla ‘Cer Ve’ di San Polo di Torrile, e di Paolo Coletta, operaio alla ‘Glaxo’ di San Polo, località in cui risiede la coppia. In sala la dottoressa Scarpa, il ginecologo Franco Moreschi, l’anestesista Vlaho Quintavalla, la pediatra Spinoni e l’ostetrica Rignanese. Quindi, alle 8 e 14, altro taglio cesareo per la nascita di Anelia Severin (3 chili e 900 grammi), figlia di una coppia di origine moldava, residente a Casalmaggiore da dieci anni, Elena Radu, 30 anni, operaia, e Victor Severin, 37, operaio presso una ditta di autotrasporti di Baganzola. Entrambi già genitori. In sala la dottoressa Scarpa, il dottor Moreschi, la dottoressa Quintavalla, la dottoressa Spinoni e l’ostetrica Anna Stella Vicini.
Infine, alle 17 e 02, ultimo taglio cesareo della giornata per il piccolo Enea Stefano Malerba (3 chili e 60 grammi), figlio di Eleonora Lari, 28 anni, di professione operatrice socio sanitaria, e Andy Malerba, 34, autista, residenti a Rivarolo Mantovano. In sala il ginecologo Mattia Gualdi, la dottoressa Scarpa, l’anestesista Maria Angela Scolari, la pediatra Bonetti e l’ostetrica Roberta Bonfatti. Impegnato anche il personale infermieristico. Parlando con le coppie, sono emersi giudizi molto positivi sul reparto: «Ci sono le stanze singole, i papà possono dormire qui, poi l’ambiente è tranquillo e il personale gentilissimo». In più l’anestesia epidurale è gratuita e viene effettuata la donazione del cordone ombelicale ai fini della ricerca. 

 

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Commenti all'articolo

  • arturmiller70

    02 Gennaio 2015 - 00:08

    Poveri infermieri che pur avendo una laurea e l'iscrizione ad un albo profesionale (come i medici. , gli ingegneri) non meritano nemmeno di avere citato il proprio nome in questo interessante articolo.

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