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CASALMAGGIORE

Amurt: "Fermiamo l'Ebola"

Raccolta fondi per informazione, prevenzione e ricerca. Il via sabato prima del match della Pomì

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

10 Dicembre 2014 - 09:16

Amurt: "Fermiamo l'Ebola"

La locandina dell'iniziativa

CASALMAGGIORE — Amurt Italia, l’associazione umanitaria presieduta dal casalese Paolo Bocchi, come spesso le accade è impegnata su più fronti. Avviata con successo l’esperienza inedita del Palaghiaccio a Casalmaggiore, che raccoglierà fondi a favore del progetto sociale ‘La Rete’, Amurt è già pronta a lanciare un altro progetto, stavolta di carattere internazionale: ‘Stop Ebola, aiutaci a fermarla’.

 

La prima ‘vetrina’ sarà sabato prossimo (ore 20.30) al PalaFarina di Viadana, in occasione della partita di volley femminile di serie A1 tra la Pomì Casalmaggiore e Scandicci: il match andrà in diretta su Raisport e, approfittando anche della presenza delle telecamere di Mamma Rai i volontari di Amurt esporranno uno striscione di 5 metri, faranno del volantinaggio e cominceranno la raccolta fondi.

 

«Grazie ancora una volta — dice Bocchi — alla dirigenza della Pomì con cui da tempo siamo in ottimi rapporti di collaborazione e che si dimostra sempre sensibile alle nostre iniziative». Nel caso specifico dell’Ebola, spiega il presidente di Amurt Italia, ci siamo chiesti come affrontare il problema. Amurt è presente da tanto tempo anche nell’Africa Occidentale, con missioni in Nigeria, dove si è verificato qualche caso, Burkina Faso, Ghana e Togo: in quei Paesi abbiamo anche strutture sanitarie ed è appunto attraverso quelle che vogliamo fare opera di informazione e prevenzione, che è importantissima. Naturalmente, ove si verificassero dei casi di contagio, che fino ad ora, Nigeria a parte, non si sono registrati, saremo pronti a intervenire anche per la cura». Ma non ci si limiterà a quello. «Una percentuale dei fondi che riusciremo a raccogliere — sottolinea Bocchi — saranno investiti anche nella ricerca. Inoltre organizzeremo conferenze anche qui in Italia, per sensibilizzare la popolazione sul problema, con la presenza di medici ed esperti».

Da sabato, dunque, sarà possibile fare qualcosa di concreto attraverso un’organizzazione la cui serietà è conclamata da tanti anni di aiuti diffusi nel mondo.

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