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CASALMAGGIORE

Cognomi casalaschi fra storia e curiosità

Presentato il volume di Ferrari e Finocchiaro che spiega origine e significato

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

02 Dicembre 2014 - 10:27

Cognomi casalaschi fra storia e curiosità

Andrea Finocchiaro e Valerio Ferrari alla presentazione del loro libro

CASALMAGGIORE — Se prendendo in mano un volume ti assale la curiosità di aprirlo e leggerlo subito, allora il libro ha centrato il suo obiettivo. È quello che capita sfogliando ‘’Il Cremasco-Il Cremonese- Il Casalasco’, dizionario storico etimologico dei cognomi della Lombardia presentato in biblioteca dagli autori Valerio Ferrari e Andrea Finocchiaro insieme con l’editore Valentina Mauri. «Analizzando l’origine e il significato dei cognomi di una determinata zona si è in grado di restituire il senso della storia plurisecolare di una comunità», spiegano Ferrari e Finocchiaro. «Per esempio molti cognomi discesi da nomi di mestieri o professioni spesso sono testimonianza di attività ormai scomparse e delle quali in tanti hanno solo uno sfumato ricordo. Molto curiosi, invece, i cognomi che derivano da soprannomi, di solito affibbiati a causa di un insolito aspetto fisico. Per esempio Favagrossa, che allude a un metafora di natura sessuale, o Stanga, riferito a una notevole altezza». Spulciando il corposo volume presentato in biblioteca, viene naturale soffermarsi su alcuni cognomi molto diffusi nel casalasco: Araldi (origine germanica con il significato di messaggero), Bongiovanni (nome proprio nel medioevo), Cavalli (che somiglia a un cavallo), Pallavicini (colui che spoglia di averi il vicino), Schiroli (gracile e malandato), Tenca (somiglianza con il pesce d’acqua dolce). 

 

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