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CASALMAGGIORE

«Padana soccorso? No, grazie»

Raccolta di firme dei residenti di via Pascoli dopo l'annuncio del trasferimento nella nuova sede

maria grazia teschi

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mteschi@laprovinciacr.it

15 Novembre 2014 - 15:40

«Padana soccorso? No, grazie»

La nuova sede della Padana Soccorso di via Pascoli

CASALMAGGIORE — «Appena avremo concluso la raccolta, porteremo le firme in Comune». A parlare è uno dei residenti di via Pascoli che non gradiscono l’arrivo nella loro zona della ‘Padana Soccorso’. La pubblica assistenza, infatti, dalla sede di via Galluzzi, nella zona del centro commerciale Padano, si sta trasferendo nello stabile in cui si trovava la ditta Telcom, in via Pascoli (ora collocata sempre in fregio all’Asolana ma in via della Repubblica). Ad autorizzare il trasferimento, ad aprile di quest’anno, era stata l’assemblea dei soci e dei volontari riuniti a San Giovanni in Croce. A margine di quell’incontro, la presidente della Padana Soccorso, Claudia Taddei, aveva espresso soddisfazione per il futuro trasloco «perché — aveva spiegato — dopo il trasferimento della sede di San Giovanni all’ospedale Aragona anche per il distaccamento di Casalmaggiore avremo locali più idonei e molto più accoglienti». Da tempo alla pubblica assistenza si sentiva l’esigenza di uno spostamento, ma ora che si è concretizzato, c’è chi non è contento.
«Siamo contro — spiega uno degli abitanti di via Pascoli — perché temiamo che l’arrivo delle ambulanze che fanno servizio di emergenza urgenza per il 118 possa arrecare confusione e disagi ti tipo sonoro a tutta l’area. Pensiamo ad esempio all’utilizzo delle sirene quando i mezzi di soccorso sono in partenza». Un altro elemento ritenuto critico è dato dalla viabilità: «Lì c’è una strada privata con passaggio pubblico stretta. Insomma, non ci sembra la situazione ideale per una realtà come la Padana Soccorso. Inoltre temiamo che questa novità possa portare ad un deprezzamento dei nostri immobili». Nulla contro la realtà e il servizio della pubblica assistenza, di cui viene riconosciuta l’utilità e l’importanza, ma contro la posizione scelta per la sede, insomma.
Resta da vedere ora quanti sottoscriveranno la protesta da sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale.

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