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VIADANA

Flashmob per la festa patronale

Venerdì 17 ottobre, dopo la messa per Sant'Ignazio Martire, i ragazzi daranno il via all'anno pastorale annunciando la resurrezione di Cristo

Francesco Pavesi

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fpavesi@cremonaonline.it

15 Ottobre 2014 - 19:07

Flashmob per la festa patronale

La chiesa di Casaletto di Viadana

VIADANA - Un flashmob con l'annuncio della resurrezione di Cristo. E' quanto accadrà alle 20.30 di venerdì 17 ottobre a Casaletto di Viadana subito dopo la messa della festa patronale (Sant'Ignazio Martire) durante la quale ci sarà il mandato ai catechisti e l'inizio ufficiale del nuovo anno pastorale 2014-2015.

In quest' occasione, in strada - precisamente la strada dell'Oratorio a fianco della Chiesa - i ragazzi della comunità di Casaletto e dell'Unità Pastorale aiutati dagli educatori faranno il loro debutto col flashmob 'Rise Up' con l'annuncio della Risurrezione di Cristo. La data - spiega don Paolo Tonghini - "è stata scelta in quanto la festa del patrono è l'occasione per testimoniare la nostra fede cristiana e celebrare un martire come Sant'Ignazio è un richiamo forte a vivere la propria testimonianza cristiana dove viviamo ogni giorno imparando ogni giorno sempre più ad essere missionari di Gesù, sopratutto nei luoghi informali o di relazioni quotidiane, ma che possono essere vissute in maniera superficiali e veloce come è la strada o la piazza".

"E' molto significativo che siano i ragazzi che consegnano la loro fede alla comunità cristiana dalla quale e nella quale l'hanno accolta, imparata e appresa. Infatti al termine del Flashmob sarà consegnato a tutti i presenti un braccialetto ricordo. Questo sarà l'inizio. In quanto il nostro desiderio e progetto è di farlo anche nei prossimi mesi davanti al Comune di Viadana (Commissariato) in piazza, poi a Casalmaggiore in piazza davanti al Comune nel mese di maggio prossimo e anche in piazza Sordello a Mantova. Vuole essere una sorpresa e un dono alla Comunità a e poi al territorio casalasco-viadanese: per dire che la comunità cristiana è viva, i nostri ragazzi sono vivi e liberi mentre le istituzioni spesso sono in balia di interessi, sono stagnanti e non creativi. E' un messaggio semplice e forte che vogliamo dare in umiltà, ma con determinazione al nostro territorio".

© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO

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