L'ANALISI
17 Ottobre 2014 - 15:56
Mario Lodi e Luigina Oneda saranno ricordati in teatro
PIADENA — Domenica 26 alle 16 nel teatro parrocchiale, a cura del Gruppo Padano, si terrà un concerto per immagini, testimonianze, musiche e canti in ricordo di Mario Lodi e Luigina Oneda. Parteciperanno Simona Maffini (canto), Camilla Finardi (mandolino) e Lorenzo Colace (chitarra). «Mario — racconta il fratello Sergio — era appassionato di musica, suonava il mandolino, e diede un grande contributo alla costituzione del Gruppo Padano, che tra le sue file annoverò una persona splendida e di grande umanità come era Luigina». Di qui la scelta di accomunare in un evento le due figure, che tanto diedero alla musica popolare. «Il contesto in cui si formò la passione per la musica era quello, ad esempio, della scuole di lavoro e musica esistente a Vho, a Villa Magio Trecchi, dove le suore insegnavano mandolino, pianoforte, cucito, canto e ricamo — osserva Lodi —. A Torre c’era il liutaio Achille Parma, amico di mio papà, che ci fornì alcuni strumenti. Negli anni Venti e Trenta la musica si imparava grazie agli amici e alla famiglia».
A Piadena c’erano anche musicisti ambulanti come Marcello Medina, Massimo Nicola e Gino Ghisolfi, c’erano il carnevale con le mascherate e i burattini di Attilio Arcagni detto ‘Racagn’, la cui figlia, Rosa, suonava la fisarmonica. «Mario scrisse le parole di un brano musicato da Franco Pasini, intitolato ‘La Montanarina’, una serata dedicata ad una amica di Danilo Morè, che emigrò e morì in Argentina». Nel pomeriggio a teatro si ricorderanno anche i brani che il maestro Lodi amava suonare con il suo mandolino, tra cui la Traviata di Verdi. Anni di grande intensità e vivacità musicale: «Ad Asola c’era una orchestra a plettro, a Casalmaggiore l’Estudiantina, nata come mandolinistica, a Gussola il gruppo ‘Tersicore’, e poi c’erano orchestre a Isola Dovarese e a Canneto sull’Oglio». Mario Lodi suonò anche nel ‘Complesso Caratteristico Piadenese’, nel 1953. «Era stonato, ma usava il mandolino come strumento didattico, a scuola». Si parlerà anche della biblioteca popolare e della nascita, avvenuta nel 1962, del Gruppo Padano, della collaborazione con Roberto Leydi alle Edizioni Avanti! per la scrittura di un libro per ragazzi, dell’idea di musicare e cantare le parole della gente, con il primo esempio: ‘Santa Caterina dei pastai’. «Parleremo di Adelaide Bona e del suo repertorio, di Gaetano Ferrari (‘Tano Baraca’) a contatto con i ragazzi del Vho. E si darà spazio anche al contributo importante di Luigina Oneda: «Era sempre sorridente, con lei non ci fu mai una discussione. Eppure ebbe una vita non sempre facile. Cantava per ricordare sua mamma. Dal punto di vista umano era straordinaria».
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