L'ANALISI
TRIGOLO. AGRICOLTURA
03 Giugno 2022 - 05:25
Le riprese televisive nell'azienda di Biloni
TRIGOLO - Tutto il Paese punta gli occhi sull’emergenza rincari e per raccontarla in presa diretta, ieri, una troupe di «Mattino Cinque», il popolare programma di approfondimento targato Mediaset, ha dato il microfono a Roberto Biloni.
Dalle sue stalle hi-tech, dove le vacche non solo sono salvate dal caldo grazie ai ventilatori ma hanno anche materassini e massaggiatori per rilassarsi e produrre un latte di eccellenza mondiale, l’appello del big della zootecnia cremonese: «Il momento è critico. Noi andiamo avanti — ha spiegato il presidente di CremonaFiere — con coraggio e con la consapevolezza che le nostre difficoltà sono condivise dalla famiglia che fatica a fare la spesa e, una volta riempito il carrello, non sa se riuscirà a pagare tutto».
Gli inviati di Francesco Vecchi hanno voluto documentare il caro burro. E per farlo, hanno scelto la capitale del latticino, Cremona. O meglio, nel caso specifico, Trigolo e l’azienda agricola Biloni. Eccellenza assoluta, da qui ogni anno escono due milioni di litri di latte che finiscono poi sulle tavole degli italiani.
Ma cosa succede alla base della catena e perché un prodotto così indispensabile, se nessuno aiuta i produttori, rischia di diventare un privilegio per pochi? Lo racconta l’imprenditore: «In un anno spenderò, solo per le vacche da latte, 62 mila euro in più di mangime. Consumando 85 mila litri di gasolio, altri 65 mila in più. I fertilizzanti, 300 quintali comprati rispetto ai 450 dell’anno scorso, mi sono costati 22 mila euro in più pur diminuendo le quantità. Coi dovuti calcoli, investo 146 mila euro per farne entrare 140 mila. E siamo molto preoccupati».
Il racconto scuote lo studio. Poi l’occhio del conduttore cade sui capi: «Ma sono trattati benissimo. Perché? Danno un latte migliore?». Biloni chiosa senza esitazioni: «Perché, per noi allevatori, il benessere animale è fondamentale. Quando stanno bene, producono bene. Sono il nostro orgoglio e soddisfazione. C’è preoccupazione? Sì, tanta. Ma il nostro settore continua a resistere proprio per questo».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris