CALCIO
30 Ottobre 2018 - 18:59
CREMONA - Lo Stanga resta unito. La proposta cremasca di separare le due sedi di Cremona dalle altre due, rispettivamente di Crema e di Pandino, non ha ottenuto i voti per passare nel consiglio provinciale di lunedì sera. In discussione c’era la proposta del presidente Davide Viola con il Piano di dimensionamento della rete scolastica del secondo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2019-20. A questo piano era stato presentato un emendamento firmato, per il centrodestra, dal sindaco di Offanengo Gianni Rossoni, da quello di Monte Cremasco Giuseppe Lupo Stanghellini e dal vicesindaco di Palazzo Pignano Virgilio Uberti e, per il centrosinistra, dal primo cittadino di Crema Stefania Bonaldi, da quello di Pianengo Roberto Barbaglio, e dal sindaco di Rivolta d’Adda, Fabio Calvi. Al momento del voto, l’emendamento ha conquistato anche l’adesione del ‘cremonese’ Paolo Abruzzi, sindaco di Sospiro per il centrodestra, ma ha perso quella del ‘cremasco’ Calvi, che ha optato per l’astensione. Bilancio finale: 6 a favore, 6 contro e un astenuto. Dunque la modifica non è passata.
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