L'ANALISI
16 Giugno 2018 - 07:00
Quasi cent'anni fa la prima guerrra mondiale giunse alla sua svolta decisiva. Dopo Caporetto il maresciallo austriaco Conrad aveva declamato ai quattro venti: « Gli italiani sono rimasti aggrappati al davanzale di una finestra; basterà pestare loro le dita per farli precipitare : ». Questo «davanzle» era massimamente rappresentato dal Grappa, dal Montello e dal Piave. Il « colpo di martello » che avrebbe dovuto far precipitare gli italiani venne sferrato dal 15 al 23 luglio: si trattò di uno scontro violentissimo che doveva passare alla storia come « Battaglia del Solstizio ». . Appoggiati da un massiccio e sconvolgente fuoco di artiglieria, i nemici investirono i punti-chiave del nostro schieramento con una valanga di ferro, di fuoco e di uomini. Nelle nostre linee, più per imprevisti che per altro, vi fu qualche sbandamento. Gli austriaci riuscirono anche a superare il Piave ed a rintanarsi nei primi cespugli del Montello.
La nostra resistenza fu però commovente.... Il nemico picchiò , alla disperata e per più giorni, contro la più gagliarda diga umana che la storia mondiale ricordi. Alla « Battaglia del Solstizio » presero parte diverse migliaia di cremonesi
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