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Riccardo Ronda, talento solidale

Successo a Rovereto per il pianista casalese e per il violinista Teofil Milenkovic nel concerto di primavera promosso dall'associazione Mbili - Amici del Sud Sudan

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24 Marzo 2014 - 11:00

Riccardo Ronda, talento solidale

Teofil Milenkovic e Riccardo Ronda

ROVERETO - Successo a Rovereto per Teofil Milenkovic al violino e il casalese Riccardo Ronda al pianoforte, nel Concerto di primavera promosso sabato 22 marzo alla Filarmonica di Rovereto dall’associazione Mbili - Amici del Sud Sudan. L’evento ha permesso di raccogliere fondi per attrezzare il reparto di pediatria dell’ospedale san Daniele Comboni di Wau.

Antonio Girardi, sullo spettacolo, ha scritto: "Ad evidenziare l’abilità di un adolescente tanto disinvolto e brillante sul palco quanto artisticamente maturo come Teofil, classe 2000, capace di suscitare con il suo “Natale Carletti” del 1924 emozioni forti e sentimenti intensi, sono stati alcuni “classici” per violino e pianoforte: “il volo del calabrone” di Rimsky-Korsakov, “Zigeunerweise” di Pablo de Sarasate, la “Danza macabra” di Camille Saint-Saens e “Czardas” di Vittorio Monti. Incantevole l’esecuzione a due “della Meditation da Thais” di Jules Massenet e soprattutto dell’Ave Maria di Franz Schubert".

"Applausi non meno convinti hanno strappato anche le esecuzioni da solista di Riccardo Ronda, nato a Cremona nel 1997 e cresciuto pianisticamente a Parma seguendo i corsi di alcuni prestigiosi maestri del Conservatorio Arrigo Boito. Dopo un ottimo esordio con l’impegnativa Fantasia e fuga in do maggiore K399 di Mozart, Riccardo, timido e riservato ma sicuro e rapidissimo alla tastiera, ha dimostrato tutto il suo talento nella trascinante “Tarantella” in la bemolle maggiore op. 43 di Frederic Chopin, e nella difficilissima “Fantasia e fuga sul nome di Bach” di Franz Liszt".

"I tre bis concessi di buon grado alla fine dai due artisti-ragazzi, hanno concluso nel migliore dei modi una serata che ha reso chiaro quanto la bellezza, in questo caso della grande musica, e il bene della condivisione concreta possano, come ha recentemente scritto papa Francesco, compenetrarsi e valorizzarsi a vicenda".

 

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