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Kolesnikov conquista Londra

Successo alla Wigmore Hall per il pianista che si è perfezionato all' International Music Festival del capoluogo casalasco

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14 Gennaio 2014 - 12:51

Kolesnikov conquista Londra

Pavel Kolesnikov

CASALMAGGIORE — Un nuovo passo «sulla strada delle stelle» (per citare Norma Fisher) è stato compiuto domenica sera dal giovane pianista russo Pavel Kolesnikov, da anni amico del ‘Casalmaggiore International Festival’: Pavel, come ormai lo chiamano confidenzialmente gli appassionati nel capoluogo casalasco, ha ottenuto uno strepitoso successo nel suo debutto alla Wigmore Hall, sala da concerto di Londra dedicata a esibizioni di esecutori ospiti, specializzata in concerti di musica da camera. 

Norma Fisher, una delle più note pianiste e insegnanti inglesi, docente targata  London Master Classes, a concerto finito, gli ha inviato il seguente messaggio che gli organizzatori del Festival casalasco hanno subito reso noto via Facebook: «Caro Pavel, voglio essere la prima a congratularmi con te per il superbo debutto di stasera alla Wigmore Hall. Hai incantato una sala piena di musicisti estremamente competenti, che meritatamente di hanno tributato un’estasiata ovazione e hanno confermato che sei ‘sulla strada delle stelle’! Questo è solo l’inizio e tutti noi ora sappiamo che hai così tanto da aspettarti! Sono così orgogliosa di te!». 

Kolesnikov si è esibito in qualità di vincitore 2012 del Honens London Prize. Il giovane virtuoso della tastiera, peraltro, non è nuovo a trionfi che non mancano di deliziare chi, a Casalmaggiore, ormai lo segue nel segno dell’amicizia e della familiarità.

Nel capoluogo casalasco si era esibito al Comunale lo scorso inverno proprio dopo la prestigiosa vittoria del concorso ‘Honens International Piano Competition’. Poi, a luglio, aveva ritrovato quella masterclass in cui si è perfezionato negli scorsi anni fino a diventare uno dei giovani strumentisti più quotati a livello internazionale. Due i concerti ‘regalati’ in estate ai casalaschi di fronte a un pubblico sempre foltissimo, con una ancora non dimenticata interpretazione delle ‘Stagioni’.

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