L'ANALISI
06 Luglio 2016 - 17:22
Bruce Springsteen durante il concerto di San Siro
MILANO - Margherita Azzoni, giovane studentessa cremonese, appassionata ed esperta di rock, ci racconta la serata di San Siro "big wheels roll through fields, where sunlight streams, meet me in a land of hope and dreams e lì si sono incontrati, Bruce Springsteen, l'irriducibile rocker del New Jersey, e i suoi 60.000 fans accorsi a San Siro la sera del 3 luglio. Alle 20.20 the Boss inizia un concerto che durerà 3 ore e 45; graffia sulla Telecaster Land of Hope and Dreams, San Siro è in visibilio e il sogno è cominciato. Sia Bruce che il suo pubblico però, sono più svegli che mai. Ad accogliere il cantante tutti e tre gli anelli dello stadio si alzano a formare una coreografia che marchierà lo stadio (anche nello spirito) con la frase "Dreams are alive tonite". E poi si comincia: 35 brani non stop, alcuni tratti dall'album the River, cui il tour è dedicato, altri semplicemente leggendari (Born in the USA, Born to run, Dancing in the Dark, Thunder road, etc... ) hanno reso un semplice concerto una vera festa rock'n roll, in cui Bruce Springsteen, con la sua E-street Band e le decine di migliaia di fans si sono divertiti, come amici che si conoscono da sempre. Il sodalizio Rock è continuato, sempre a San Siro, la notte del 5 luglio e si concluderà solo con l'ultima data italiana il 16 luglio al circo massimo di Roma. Allora è proprio il caso di dirlo: "Stay hard, stay hungry, stay alive!", The Boss is back!".
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