L'ANALISI
19 Febbraio 2016 - 09:43
CREMONA — «Dopo la bellissima stanza da ricevimento che è stata Sanremo ho avuto la fortuna di tornare alle stanze a cui appartengo, che mi curano: quelle della musica, e una nuova mi ha accolto: la Filarmonica di Vilnius, dove c’erano altri musicisti meravigliosi. Su tutti il grande Sergej Krylov, un eroe del violino che mi ha onorato col suo suono e il suo virtuosismo e dimostrato come siamo fortunati e la musica sia la nostra terapia. Quel giorno lui suonava con febbre e nausea, ma non si direbbe. Sono un uomo fortunato, ho incontrato i sorrisi e l’affetto di una città bellissima come Vilnius ed ero con la musica... grazie a lei. Andate a cercare musica... così saremo insieme». Queste le parole postate sul suo profilo Facebook da Ezio Bosso due giorni dopo la sua ospitata a Sanremo, serata grazie alla quale sembra che all’improvviso tutta l’Italia abbia preso coscienza dell’esistenza del pianista, compositore e direttore d’orchestra torinese, che pure è in carriera da parecchio tempo. Per una fortunata coincidenza, il primo a beneficiare di questa inaspettata popolarità di Bosso è stato Sergej Krylov, che aveva invitato il maestro piemontese a dirigere la Lithuanian Chamber Orchestra nella stagione da lui curata a Vilnius. Il concerto si è svolto sabato 13 febbraio, proprio in corrispondenza della finale di Sanremo. «Siamo stati felicissimi e onoratissimi di aver accolto Ezio Bosso a Vilnius dopo il suo fenomenale successo a Sanremo».
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