Altre notizie da questa sezione
Più letti
Incubo BR. Arrestata Desdemona Lioce.
Tregua nel Golfo. Bush: guai ai vinti
Le glorie tipografiche di Soncino
Blog
di luca puerari
Tutti velisti tifiamo Luna Rossa nella finale di Coppa America
di Nicola Arrigoni
Sanremo, le comparse e il pubblico del teatro
di Fabio Guerreschi
Luppolo in Rock, Katatonia e Moonspell ultimi colpi
CREMONA
CREMONA - Tra classica e progressive, al crocevia fra sacro e profano: l'eclettica performance di Cecilia Chailly & Gnu Quartet ha inaugurato domenica 21 giugno il festival Acque Dotte all'insegna della contaminazione dei linguaggi musicali.
La celebre arpista e il rampante quartetto hanno 'incrociato le armi' dando il la ad un inedito featuring in chiave crossover che ha scatenato gli applausi entusiasti della platea raccolta nel cortile di palazzo Trecchi.
Prima il set solista di Chailly, con la magia della sua arpa a distillare suggestioni liquide in una sequenza di brani autografi (Il tempo, Core, Un fiore...) pescati qua e là all'interno di una produzione poliedrica; quindi il live dello Gnu Quartet, con gli archi a dialogare con il flauto all'inseguimento di un'idea di 'musica totale' che è al contempo jazz e rock, blues e pop. Infine, Chailly si è unita all'ensemble per combinare la forza evocativa della sua arpa con il sound incendiario degli Gnu: Infinito e Moto perpetuo (composizioni dell'arpista) acquistano una forza trascinante e si arricchiscono di sfumature cangianti.
"Era ora! Basta con quest'arpa solitaria..." ha scherzato Chailly, sotto gli sguardi complici dei suoi nuovi compagni di palco. Che hanno ricambiato così: "Cecilia ha aperto la strada verso un nuovo modo di intendere la musica classica. E il suo contributo ai nostri brani è semplicemente incredibile!". Poi via, a capofitto, nell'ultima manciata di interpretazioni: fra le armonie frastagliate e inafferrabili di Idea 10, Blues in sol e Idea 4 è spuntata pure una versione del Dies Irae quasi esoterica, con Chailly alla voce, a dimenarsi fra sonagli e corde percosse in veste 'sciamanica'. Lunghi applausi, un bis e di nuovo ovazione.
Il prossimo appuntamento con Acque Dotte sarà il 4 luglio (stavolta a Salò) con gli Aksak Project; si tornerà a Cremona il 12 luglio con il concerto per piano solo di Michael Nyman.
22 Giugno 2015
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Direttore responsabile: Marco Bencivenga
Lascia il tuo commento A discrezione della redazione il tuo commento potrá essere pubblicato sull´edizione cartacea del quotidiano.
Condividi le tue opinioni su La Provincia